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Libri antichi e moderni

Paoletti Ferdinando.

PENSIERI SOPRA L'AGRICOLTURA.

Per Gio. Batista Stecchi, e Anton Giuseppe Pagani, 1769

1400,00 €

Pera Studio Bibliografico

(Lucca, Italia)

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Dettagli

Anno di pubblicazione
1769
Luogo di stampa
Firenze
Autore
Paoletti Ferdinando.
Editori
Per Gio. Batista Stecchi, e Anton Giuseppe Pagani
Soggetto
TESTI ANTICHI E RARI, AGRICOLTURA, EDITORIA
Sovracoperta
No
Stato di conservazione
In ottimo stato
Legatura
Rilegato
Copia autografata
No
Condizioni
Usato

Descrizione

Prima edizione. Cm.21,7x14,2. Pg.168. Genuina coperta coeva in cartone rigido, con titoli manoscritti al dorso. Marca calcografica al frontespizio con giglio fiorentino sostenuto su un piedistallo, da due putti alati, con il motto "Nil candidius". Una tabella in formato cm.28x40 contenente la "Dimostrazione dell'Utile stato prodotto per il secondo Anno a tutto Giugno 1769 dalle Mucche che l'Illustrissimo Sig. Conte Del Benino tiene alle stalle dei poderi della sua fattoria di Villamagna". Esemplare intonso, in barbe, in assai buone condizioni di conservazione. Rara edizione originale di un importante studio settecentesco di economia rurale, opera del fisiocratico fiorentino Ferdinando Paoletti (Croce di Bagno a Ripoli, 1717-1801), che fu pievano di Villamagna e rettore nel seminario di San Miniato. Membro dei Georgofili, Proprietario di alcuni poderi, in cui sviluppò le sue teorie agronomiche, il Paoletti introdusse nuove tecnologie, e si schierò con moderazione in favore di alcune liberalizzazioni nella Toscana granducale, in particolare in campo cerealicolo. "Attento alle misere condizioni dei contadini, Paoletti proponeva concrete e specifiche misure per incrementare la redditività e la produttività dei suoli, pur restando all’interno del prevalente quadro mezzadrile, del seminativo cerealicolo e della piccola coltura promiscua. Ne veniva arricchita la funzione del parroco (con trasparenti echi da Muratori), pastore d’anime ed educatore del proprio popolo tramite l’istruzione, le nuove tecniche, l’indicazione delle migliorie possibili, il proprio vigoroso esempio morale. Della diffusione capillare dei saperi agrari doveva farsi carico anche il potere regio, istitutore di pubbliche cattedre di agricoltura aperte al clero, entro un disegno complessivo di graduale sviluppo, di cui erano parte la riduzione del prelievo fiscale sui contadini e l’eliminazione della questua dei frati mendicanti. Fulcro dell’intero processo era la grande proprietà fondiaria, esponente di un ordine trascendente legato a precisi presupposti teologici di cui la natura era interprete e manifestazione" (Renato Pasta in "Dizionario Biografico Treccani"). > Palgrave, III, 57, "In his Pensieri [supported] protective duties to encourage agriculture". Taccolini, "Fonti per la storia dell'agricoltura italiana, 1750-1799", 221. Kress, 10528. Nicolai, "Memorie, leggi, ed osservazioni sulle campagne e sull'annona .", III, 452. Codice libreria 149650.
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