Questo sito usa cookie di analytics per raccogliere dati in forma aggregata e cookie di terze parti per migliorare l'esperienza utente.
Leggi l'Informativa Cookie Policy completa.

Libri antichi e moderni

Franchini Giuseppe, Giordano Mauro

PATOLOGIA E PARASSITOLOGIA DEI PAESI CALDI. Modena, Stabilimento Poligrafico Artioli, 1934.

110,00 €

Nuova Atlantide Libreria

(Perugia, Italia)

Parla con il Libraio

Metodi di Pagamento

Dettagli

Autore
Franchini Giuseppe, Giordano Mauro

Descrizione

In 8vo; pp. (6), X, 927, (3). Legatura editoriale in tela con titolo al piatto anteriore; foto e illustrazioni nel testo. Dedica autografa dell'autore Franchini all’Onorevole Fani. Buon esemplare di un testo in edizione originale e di una certa importanza. L’opera, compilata insieme al tenente generale del corpo sanitario militare Mario Giordano e premiata nel 1936 con il premio Balbi Vallier, contiene un'ampia esposizione delle caratteristiche clinico-epidemiologiche delle patologie tropicali, compresa la descrizione delle "psicosi e nevrosi dei paesi caldi", espressioni di episodi depressivi psicofisici imputabili all'effetto del clima sull'equilibrio organico complessivo. Giuseppe Franchini (1879-1938) fu figura di medico e studioso di assoluta levatura; laureatosi in medicina a Bologna, perfezionò i suo studi presso prestigiosi istituti esteri tra i quali quelli di Berlino, Amburgo, Bruxelles e Londra. Reduce dal conflitto mondiale, riprese gli studi e la carriera accademica fino a diventare nel 1922 direttore del laboratorio dell'Istituto Pasteur di Parigi. Nel 1930 fu chiamato a insegnare patologia tropicale all' Università di Modena: qui fondò e diresse il primo istituto italiano di patologia coloniale, che conferiva diplomi di perfezionamento a medici e veterinari civili e militari e organizzava corsi di specializzazione per infermieri e missionari. L'istituto dall'anno accademico 1934-35 divenne la clinica delle malattie tropicali e subtropicali. Membro di numerose società e accademie scientifiche italiane e straniere, il Franchini fu autore di una lunga serie di osservazioni, ricerche e sperimentazioni che illustrò in circa 600 pubblicazioni su periodici specialistici, apportando significativi contributi italiani allo sviluppo delle conoscenze sulle malattie parassitarie e infettive di origine esotica. Oltre all'attività didattico-scientifica, si dedicò alla raccolta di cimeli esotici, di oggetti artistici e di antichi libri di interesse medico e farmacologico, di esemplari di animali e di insetti vettori di parassiti, di collezioni fotografiche e di moulages di patologia tropicale che andarono a formare il primo nucleo di un museo coloniale tra i più completi del genere allestito in Italia. ?