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Libri antichi e moderni

R. Ubbidiente, M. Tortora

«Parlando cose che 'l tacer è bello». Messinscena del Dialogo nella letteratura italiana. Dal «Dialogo coi morti» al «Colloquio» coi fantasmi della mente

Cesati, 2013

23,75 € 25,00 €

Franco Cesati Editore

(Firenze, Italia)

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Dettagli

Anno di pubblicazione
2013
ISBN
9788876674624
Pagine
268
Collana
Quaderni della Rassegna (83)
Editori
Cesati
Curatore
R. Ubbidiente, M. Tortora
Soggetto
Letteratura-Storia, Letteratura-Temi, Studi letterari: generale
Stato di conservazione
Nuovo
Lingue
Italiano
Legatura
Brossura
Condizioni
Nuovo

Descrizione

Il volume raccoglie gli Atti della Sezione omonima organizzata nell'ambito del XXXII Congresso internazionale dei Romanisti tedeschi svoltosi nel 2011 presso l'Università degli Studi di Berlino. Il dialogo con i morti e sulla morte e l'interrogazione dei fantasmi della mente, i temi. Il primo è presente in letteratura sin dall'antichità: Luciano di Samostata, scrittore greco del II secolo d.C. in una rielaborazione in stile classico scrisse "Storia Vera", ma soprattutto trenta "Dialoghi dei morti" che danno inizio ad un vero e proprio "genere" di cui danno ampiamente conto gli autori dei saggi contenuti in questo volume. Tasso, Gaspare Gozzi, Pascoli autori che, attraverso l'interrogazione dei morti, vanno alla scoperta di sé. E poi gli scrittori moderni, quelli che hanno segnato il Novecento, con Montale in testa, nei suoi "Ossi di seppia" e il Federigo Tozzi dolente del "Podere", lo Svevo della "Coscienza di Zeno". Il dialogo con i morti e sulla morte intreccia nei contemporanei come Pirandello, Eduardo De Filippo e Tabucchi con altre e diverse interrogazioni: quelle con i fantasmi della mente e del vivere. Attraverso i contributi del volume si dipana un colloquio serrato che, non a caso, si conclude con "L'Autore a colloquio con un suo modello letterario".
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