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Libri antichi e moderni

Comastri Francesco Mons.

PANEGERICO DI SANTA LIBERATA TENUTI DA MONS. FRANCESCO CAMASTRI IL 18 GENNAIO 1914 NELLA BASILICA DI S. MARIA MAGGIORE

TIPOGRAFIA LUIGI PARMA,, 1927

60,00 €

Zanfrognini Antonio Studio Bibliografico

(Modena, Italia)

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Dettagli

Anno di pubblicazione
1927
Luogo di stampa
BOLOGNA,
Autore
Comastri Francesco Mons.
Editori
TIPOGRAFIA LUIGI PARMA,
Soggetto
ROCCO D'OLGISIO PIACENZA LEGATURA
Lingue
Italiano

Descrizione

In 4° (23x16,5 cm); 10, (4) pp. Bellissima legatura amatoriale in pieno marocchino rosso con titolo entro ricchissima cornice floreale al piatto anteriore in oro e a secco. Monsignor Comastri Francesco, nipote di Mons. Leonardo, gli succedette nella cura della celebre parrocchia di Santa Isaia. Particolarmente stimato dai fedeli, fu assai sensibile alle tristi condizioni in cui molti si trovarono durante la Prima Guerra Mondiale. Amante delle belle lettere e autore di innumerevoli panegirici e componimenti e parroco dal 1888 al 1918, anno in cui venne a mancare improvvisamente, ancor giovane. Prima edizione in bellissima legatura di questo panegirico dedicato a Santa Liberata da Como (Rocca d'Olgisio, Piacenza – Como, 580) monaca benedettina, venerata come santa nella tradizione cristiana occidentale, in particolare a Como, assieme alla sorella Faustina. Liberata nacque agli inizi del VI secolo a Rocca d'Olgisio (Piacenza), da famiglia molto benestante (il padre Giovannato, nobile della val di Taro, possedeva un importante maniero posto sui fianchi della val Tidone ancora oggi esistente). Ella aveva una sorella, pure lei venerata come santa dalla tradizione cattolica, di nome Faustina.<BR>Le due sorelle persero la madre in giovane età e furono affidate ad un tutore di nome Marcello. Il padre non avendo altri figli voleva che le figlie trovassero un degno e nobiliare matrimonio. Ma le figlie erano intenzionate a seguire un altro tipo di vita, quello della contemplazione e della preghiera, al servizio di Dio. Questi desideri vennero contrastati dal padre e le figlie per realizzarlo dovettero fuggire da casa. Esse riparano a Como dove presero il velo dal vescovo Agrippino. Esse adottarono la regola di Benedetto, che proprio in quegli anni iniziò ad espandersi. Fondarono un monastero dedicato a Santa Margherita con annesso oratorio dedicato a San Giovanni Battista, monastero che fu vitale per oltre un millennio e venne poi soppresso nel 1810, per ordine napoleonico, quando vi erano ancora presenti 10 monache. PRIMA EDIZIONE IN OTTIME CONDIZIONI DI CONSERVAZIONE ed in BELLISSIMA LEGATURA.
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