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Libri antichi e moderni

Jani Vincentii Gravinae

ORIGINES JURIS CIVILIS LIBRI TRES AD CLEMENTEM XI. PONT. MAX ET DE ROMANO IMPERIO LIBER SINGULARIS

Neapoli, Ex Typographia Felicis Mosca, 1722

350,00 €

Le Mille e una Carta

(San Germano Chisone, Italia)

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Dettagli

Anno di pubblicazione
1722
Autore
Jani Vincentii Gravinae
Pagine
(18) + 419 + INDEX
Editori
Neapoli, Ex Typographia Felicis Mosca
Soggetto
antiquariato, settecentina, diritto
Descrizione
Copertina cartonata rigida in pelle con decorazioni in oro e nervi in rilievo sul dorso

Descrizione

Editio Novissima unice emendata, & aucta. Lingua del testo: Latino. In un unico tomo sono stati rilegati i tre libri che compongono l'opera intitolata "ORIGINUM IURIS CIVILIS" e il libro intitolato "DE ROMANO IMPERIO" (l'autore di entrambe le opere è J. Vincentii Gravinae). Dimensioni: 17 x 23 cm circa. Stato di conservazione: Usure sulla copertina, spigoli e margini della copertina consumati, mancanze sull'etichetta riportante il titolo dell'opera (posta sul dorso del volume) che, dalla presenza di qualche alone di colla secca attorno, credo sia già stata riparata in passato, qualche scoloritura e piccole mancanze del rivestimento sui piatti, un "ex libris" scritto a mano a penna sul primo foglio bianco del volume, un piccolo alone (causato, presumibilmente, da una pregressa umidità) sull'angolo inferiore (bordo bianco) della prima ottantina di pagine (è visibile, per esempio, nella settima fotografia proposta), ordinarie macchioline ed ingiallimenti delle pagine (in particolar modo sui primi due libri del volume) ma, nel complesso, un buon esemplare. Frontespizio stampato in rosso e nero con l'incisione di un'acquila bicipide coronata. Testatine e Capilettera ornati. Dall'enciclopedia Treccani:
"Gravina, Gian Vincenzo. - Giureconsulto e letterato (Roggiano, Cosenza, 1664 - Roma 1718). Convinto assertore dei principi del cartesianesimo, nella sua opera è attestato quel gusto della chiarezza e della ragionevolezza che caratterizza la nascente Arcadia, di cui fu tra i fondatori (1690) e da cui si staccò (1711) per formare l'Accademia dei Quirini. Giurista e tragediografo, nella Ragion poetica (1708) tentò di costituire una nuova estetica, basata sul concetto del verosimile come fondamento della creazione artistica; le sue Origines iuris civilis (3 libri; ed. definitiva 1713) sono ritenute un modello di storiografia e bibliografia giuridica". "Le sue Originum iuris civilis libri tres ebbero un'influenza maggiore sul pensiero politico del Settecento e furono lette da Montesquieu" (da Wikipedia). Un unico volume all'interno del quale sono rilegate le due opere (complete):
1) ORIGINUM IURIS CIVILIS (in tre libri)
2) DE ROMANO IMPERIO
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