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Libri antichi e moderni

Amaseus, Romolus (Amaseo Romolo)

Oratio in funere Pauli III Pont. Max

(Ex officina Ioannis Rubei),, 1563

600,00 €

Zanfrognini Antonio Studio Bibliografico

(Modena, Italia)

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Dettagli

Anno di pubblicazione
1563
Luogo di stampa
(Bononiae),
Autore
Amaseus, Romolus (Amaseo Romolo)
Editori
(Ex officina Ioannis Rubei),
Soggetto
CANINO VITERBO PRIME EDIZIONI CONTRORIFORMA 1663 STAMPATORI, CONCILIO TRENTO ORAZIONI FRIULI
Lingue
Italiano

Descrizione

In 4°(20,3x14,5 cm); (8), 90, (2) pp. Legatura di recupero in cartoncino molle. Timbro di annullo ottocentesco, su timbro seicentesco, al frontespizio che specifica che il volume è un “Duplicato ceduto”. Prima edizione stampata a Bologna da Giovanni Rossi in curata veste grafica e testo in corsivo. Uno strappetto con minima perdita di carta al margine basso bianco di pagina 15, ininfluente. Prima rarissima edizione di questa raro componimento che ripercorre la vita di papa Paolo III al secolo Alessandro Farnese scritto in dopo la morte dello stesso dal grande umanista Romolo Amaseo. Opera postuma. Paolo III, nato Alessandro Farnese (Canino - Viterbo, 29 febbraio 1468 – Roma, 10 novembre 1549), fu il 220º papa della Chiesa cattolica e il 128° sovrano dello Stato Pontificio dal 1534 alla sua morte. Convocò il Concilio di Trento nel 1545. Paolo III fu uno dei papi più celebri della Chiesa Cattolica. Fu colui che nelle turbolenze della Riforma Protestante indisse il Concilio di Trento. Ebbe come precettore il grande Pomponio Leto e lo scienziato Alberto Piglio e seguì gli studi presso Lorenzo il Magnifico a stretto contatto con Marislio Ficino e Pico della Mirandola. Salì al soglio pontificio nel 1534 dopo uno dei conclavi più brevi della storia (in sole 24 ore venne eletto papa). Paolo III fu uno dei più grandi mecenati del Rinascimento italiano. Accordò protezioni a dotti e letterati, fece costruire e restaurare cappelle, chiese e grandi monumenti romani, promosse un grandioso sviluppo edilizio di Roma, abbellendola con nuove vie e fontane, spendendo cifre astronomiche per migliorarne la viabilità. La moneta detta giulio, dopo di lui, prese a chiamarsi paolo. Prima ancora dell'elezione al soglio pontificio riuscì ad accumulare quella che oggi è conosciuta come collezione Farnese. Tra i protagonisti di questa stagione, il più grande fu Michelangelo, ritornato a Roma nel 1534, e fermatovisi fino alla morte avvenuta trent'anni dopo. All'artista nel 1534 Paolo III commissionò il Giudizio Universale. In seguito gli affidò molti altri incarichi, tra cui quello di sovrintendente a vita ai lavori della Basilica Vaticana e la realizzazione di Piazza del Campidoglio. Fu uno dei primi e dei pochi a comprendere immediatamente la portata storica e deflagrante della Riforma Protestante e riuscì in qualche modo a dare una risposta forte e coraggiosa inaugurando la Controriforma. Lo scritto è opera del grande umanista friulano Romolo Amaseo. Nato a Udine nel 1489. Fu ampiamente apprezzato da grandi personaggi del suo tempo che lo invitarono nelle loro università come Ercole Gonzaga, Pietro Bembo, Battista Egnazio (che lo invitò a Venezia per occupare la cattedra lasciata libera da Telesio) e dal Cardinale Wolsey che lo volle in Inghilterra. Nel 1530 in occasione dell’incontro a Bologna fra Papa Clemente VII e Carlo V tenne una famosissima orazione “De Pace” che l’imperatore ricompensò con 300 ducati e una tazza d’oro. La grande fama di cui godeva gli fece ottenere a Bologna nel 1531 la nomina di Segretario del Senato di Bologna. Nel 1534 fece parte della delegazione bolognese inviata a Roma per festeggiare l’elezione del nuovo papa, Paolo III. Su incarico dello steso si occupò dell'istruzione dei nipoti Alessandro Farnese e Guido Ascanio Sforza. Fu così apprezzato dal Papa che gli assegnò l’educazione di tutta la famiglia Farnese anche se il papa volle anche che tenesse regolari lezioni alla Spienza. Opera non comune ed in buone-ottime condizioni di conservazione. Bibl.: Adams 910.