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Libri antichi e moderni

Testi Fulvio

Opere scelte. Nuova edizione con molte cose inedite e colla Vita dell'Autore novellamente rifatta sopra quella del Chiar. Cav. Girolamo Tiraboschi. I. Poesie. II. Lettere

presso la Società Tipografica, 1817

90,00 €

Gilibert Galleria Libreria Antiquaria

(Torino, Italia)

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Dettagli

Anno di pubblicazione
1817
Luogo di stampa
Modena
Autore
Testi Fulvio
Editori
presso la Società Tipografica
Soggetto
Letteratura italiana, Poesia barocca, Carteggi ed epistolari
Sovracoperta
No
Copia autografata
No
Print on demand
No
Condizioni
Usato
Prima edizione
No

Descrizione

2 voll. in-8° (225x150mm), pp. CXVI, 250, (2); (4), 409, (2); legatura coeva m. percallina con titolo, segnature di volumi e filetti orizzontali e longitudinali in oro ai dorsi. Piatti marmorizzati. Ritratto del Testi inciso su acciaio in antiporta del primo vol. Dedicatoria al Marchese Luigi Rangoni, Consigliere di Stato e Ciambellano del Duca di Modena e Reggio. Catalogo degli associati alle pp. 243 e sgg. del primo vol. Qualche brunitura e fioritura ininfluente. Fresco e genuino esemplare su carta distinta. Pregevole edizione delle principali opere in versi e in prosa (il primo vol. contiene le poesie, il secondo le lettere testiane a vari corrispondenti) del letterato ferrarese, arricchita di numerosi inediti e recante, alle pp. in nn. romani, una vita del Testi 'novellamente rifatta sopra quella del Chiar. Cav. Girolamo Tiraboschi'. Il Testi (Ferrara, 1593-Modena, 1646), poeta fra i più noti della nostra letteratura barocca, lasciò una copiosa produzione dapprima influenzata dall'allora ineludibile lezione del Marino, poi sempre più improntata ai moduli formali del Chiabrera. Vissuto per gran parte della vita al servizio dei duchi estensi signori di Modena, compì missioni diplomatiche per loro conto a Roma e a Madrid, ottenendo anche il governatorato della Garfagnana (1639-42), prima di cadere in disgrazia, nel suo ultimo anno di vita, venendo accusato di tradimento e connivenza con i francesi e venendo incarcerato nella fortezza di Modena, dove si spense di lì a poco. Gamba,. 2102.
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