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Libri antichi e moderni

Aubespine Gabriel De L'

Opera Varia. De veteribus Ecclesiae ritibus, observationum libri II - Notae in Concilium Eliberitanum, quosdam alios antiquos canones, & aliquot Tertulliani libros - L'ancienne police de l'Eglise sur l'administration de l'Eucharistie.

Expensis Gregorii P. & Michaelis F. Stasi., 1770

140,00 €

Gilibert Galleria Libreria Antiquaria

(Torino, Italia)

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Dettagli

Anno di pubblicazione
1770
Luogo di stampa
Neapoli
Autore
Aubespine Gabriel De L'
Editori
Expensis Gregorii P. & Michaelis F. Stasi.
Soggetto
Religione, Liturgia, Napoli (stampato in)
Sovracoperta
No
Copia autografata
No
Print on demand
No
Condizioni
Usato
Prima edizione
No

Descrizione

In-4° (275x200mm), pp. XXIV, 434, (2), legatura coeva p. pergamena rigida con unghie e titolo in oro su doppio tassello al dorso, adorno di fregi floreali e ornamentali in oro. Vignetta calcografica incisa al titolo, testo su due colonne, iniziali, testatine e finalini riccamente istoriati ed ornati incisi su rame. Alle pp. III-XIV è contenuta una narrazione latina della morte dell'Aubespine stesa da Carlo Paolino; un'iscrizione dedicatoria latina in fine, al recto dell'ultima carta. Bell'esemplare, salvo usuali fioriture. Edizione napoletana di varie scritture religiose dell'Aubespine: 'De veteribus Ecclesiae ritibus, observationum libri II', 'Notae in Concilium Eliberitanum, quosdam alios antiquos canones, & aliquot Tertulliani libros' e 'L'ancienne Police de l'Eglise sur l'administration de l'Eucharistie, & sur les circostances de la Messe'. Capitoli sono consacrati ai sacramenti, con speciale riferimento a quello dell'eucaristia, ai concilii, alla celebrazione liturgica della messa, all'esame di alcune posizioni di Tertulliano, ai martiri, alle scomuniche, alle penitenze, etc. Scrittore ecclesiastico e Vescovo di Orléans, l'Aubespine (Orléans, 1579-Grenoble, 1630) fu fratello del famoso statista Charles, Marchese di Châteauneuf. Le sue opere 'respirent une érudition choisie, une grande connaissance de l'antiquité, et plus de critique qu'on n'en avait communément alors' (Tabaraud in Michaud, Biographie Universelle, III, p. 8).