Onnagata. "Il canto di Orfeo?" una storia di fantasmi. 1990.

1 cartella : ill. ; 35 x 25 cm. È Onnagata, termine che nel teatro giapponese Kabuki designa una saga suggestiva e allarmante: quella degli attori che, modellati da una secolare, esigentissima tradizione, vengono destinati ai soli personaggi femminili. L'Onnagata segnala una casta. Messaggero del femminile in quanto essenza, vive il suo ruolo come una definitiva investitura. E che diventi vecchio non importa, visto che l'età può garantire una raffinata sapienza espressiva. Se l'Onnagata tende a un principio oggettivo, a una visione assoluta e dunque astratta della femminilità, la ricerca si alimenta della tensione verso l'altro, l'opposto. Devono per questo essere maschi gli Onnagata, una mitologia di stilizzazioni che ignora la cifra del grottesco del travestitismo occidentale. Kemp fa del travestimento in questo spettacolo una missione. Per questo, Onnagata è un approdo che intreccia affinità e ascendenze. Uno spettacolo-autoritratto, specchio mnemonico e reincarnazione riassuntiva. Quasi un assolo: circondato da quattro figure senza volto, servi di scena neri e incappucciati, è Lindsay a fungere da unica presenza viva e colorata. Cartella di presentazione dello spettacolo di Lindsay Kemp assistito da David Haughton. Musica originale: Joij Hirata; Luci: Claude Naville; Coreografo: Zoltan Imre; Scene e Costumi: Lindsay Kemp; Parrucche: Studio AD-Tokyo. Cartella di cartoncino flessibile con larghe bandelle illustrate, contente due fogli di cartoncino piegati di 8 p. ciascuno, con disegni e ideogrammi di Lindsay Kemp, un ritratto fotografico b/n di Kemp,foto di scena a colori sempre dell'artista inglese, una nota di David Haughton e informazioni sullo spettacolo e i collaboratori. Codice libreria 2445.