Questo sito usa cookie di analytics per raccogliere dati in forma aggregata e cookie di terze parti per migliorare l'esperienza utente.
Leggi l'Informativa Cookie Policy completa.

Libri antichi e moderni

De Simone Paola

Odio l'estate. Bruno Martino e il più damoso standard jazz italiano

Donzelli, 2010

16,15 € 17,00 €

Maremagnum.com

(Milano, Italia)

Questo venditore offre la spedizione gratuita
con una spesa minima di 30,00€

Parla con il Libraio

Metodi di Pagamento

Dettagli

Anno di pubblicazione
2010
ISBN
9788860365149
Autore
De Simone Paola
Pagine
pagine 131
Collana
Virgola
Editori
Donzelli
Formato
In-8
Soggetto
Jazz

Descrizione

C'è una canzone italiana famosa in tutto il mondo che non è "Nel blu dipinto di blu" e neanche "'O sole mio". È "Odio l'estate", meglio nota come "Estate". Nel 1960 la scrissero Bruno Martino, che compose la musica, e Bruno Brighetti, autore del testo. Come poche altre canzoni, "Estate" ha in sé la malinconia dell'autunno, la forza dell'inverno, la speranza della primavera e il pretesto dell'estate. Difficile resisterle. Tanto che non si contano le centinaia di interpreti e musicisti che l'hanno cantata e suonata, praticamente in tutto il mondo. Non c'è pianobar o night club in cui questa canzone non sia stata eseguita. Eppure pochi italiani conoscono le fortunate "sorti di questo brano e la vellutata voce di Martino soffiata sulle eleganti note del pianoforte. Una lacuna in fondo facile da spiegare: "Estate" non è una canzone popolare, da piazza, bensì confidenziale e per di più jazz; o meglio, è l'unica canzone italiana ad essere considerata uno standard jazz internazionale, tanto che la sua forza trascinante e la sua importanza melodica hanno fatto capitolare al suo cospetto grandi musicisti: da Joào Gilberto a Chet Baker, da Michel Petrucciani a Toots Thielemans. In questo volume Paola De Simone delinea un ritratto partecipe di Bruno Martino uomo e artista, ripercorrendo le tappe fondamentali di una carriera in salita, che nel 1993 subì una battuta d'arresto. Dimenticato dai più, restarono la sua musica raffinata e la delicatezza di un artista non comune.