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Libri antichi e moderni

Ungaretti, Giuseppe - Manzù, Giacomo [G. Manzoni] (Illustrazioni, )

Morte delle stagioni. Illustrata da disegni di Giacomo Manzù

Fògola Editore,, 1967

700,00 €

Pontremoli srl Libreria Antiquaria

(MILANO, Italia)

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Dettagli

Anno di pubblicazione
1967
Luogo di stampa
Torino,
Autore
Ungaretti, Giuseppe - Manzù, Giacomo [G. Manzoni] (Illustrazioni, )
Pagine
1 c.b. ab initio et in fine, pp. [2] 181 [7], 6 cc. f.t., 3 mute e 3 con disegno di Manzù b.n. a p.p.
Editori
Fògola Editore,
Formato
in 4°,
Edizione
Edizione originale.
Soggetto
Poesia Italiana del '900 Libri Illustrati e d'Artista
Descrizione
cartonato editoriale con sovracoperta, astuccio muto,
Prima edizione

Descrizione

LIBRO Edizione originale. Esemplare 176/250, completo dell’elegante segnalibro originale illustrato. Curata da Leone Piccioni – esegeta di Ungaretti e a lui legato da un rapporto di profondissimo affetto -, questa edizione Fògola realizzata su carta filigranata delle cartiere Magnani di Pescia nel settembre 1967 in soli duecentocinquanta esemplari numerati – oltre a trenta esemplari “in folio” contraddistinti da cifre romane - raccoglie le opere poetiche ungarettiane pubblicate in volume dal 1950. Composto da «La Terra Promessa», «Il Taccuino del Vecchio», «Apocalissi», «Proverbio» e dalla quattro lezioni tenute dal poeta alla Columbia University nel maggio 1964 raccolte in «Commento dell’autore alla “Canzone”», «Morte delle stagioni» è un’opera volutamente costruita sulla frammentarietà e che pure, da tale frammentarietà «acquista più spazio, più tempo: meglio, una dimensione porosa, desertica, spaventata, apocalittica, e insieme puramente mentale, dello spazio e del tempo» (così Piero Bigongiari nel saggio “Penultimo Ungaretti” apparso nella rivista «Forum Italicum: A Journal of Italian Studies», Vol. 2, n. 3, settembre 1968). Aperto dall’introduzione di Piccioni «Il nuovo Ungaretti” e accompagnato dalle note e dalle varianti alle poesie curate dallo stesso Piccioni e da Mario Diacono, questa elegante edizione – affidata per la parte grafica ad Antonio Brandoni – è accompagnata da tre disegni originali di Giacomo Manzù (autore anche di una acquaforte originale per l’emissione limitata a trenta esemplari “in folio”).