In-8° (26 x 22,5 cm), pp. 442, (2), legatura editoriale in tela con sovraccoperta illustrata a colori. Qualche normale segno d'uso e del tempo alla sovraccoperta, in particolare, minime mende nel bordo superiore, e,nella parte che copre il dorso, nel margine superiore, un piccolo strappo, di 2 cm, ben rimarginato mediante applicazione di carta giapponese nella parte interna, e una piccolissima concavità, senza perdite, del diametro di 0,2 cm. Con 800 figure in bianco e nero nel testo e XXIV figure a colori applicate, sempre nel testo. Alcuni piccoli, leggeri segni d'umido ai tagli e a qualche pagina, per il resto esemplare molto ben conservato. Seconda edizione. Nota di spedizione: il volume supera i 2 chilogrammi di peso. Il «realismo» di Mondrian e il suo problema: testimonianza dell'artista e interpretazione della critica. Istruzione scolastica ed esercizio didattico. Mondrian e il paesismo francese ed olandese dell'Ottocento; altre esperienze contemporanee. L'«arte del paesaggio». Il paesaggio olandese del Seicento. La pittura prospettica olandese. La pittura olandese antica e Mondrian. La didattica artistica alla fine dell'Ottocento. Trasformazione della didattica artistica. Hodler e il «parallelismo». Disegno e colore. Nuove esperienze e nuove teorie del colore nella pittura. «Poetiche» e nuova didattica. Continuità tra formazione e maturità di Mondrian. Il catalogo dell'opera di Mondrian: rettifiche, casistica, valore delle esperienze culturali accertate. I «fiori»: percorso stilistico e riferimento cronologico. Fasi dello svolgimento artistico di Mondrian: attenzioni all'acquarellismo inglese, al preraffaellismo olandese (Torop, Maris), all'art nouveau. L'esperienza di Hodler. L'esperienza di Munch, 1908-10. Simbolismo e plastica prismatica, intorno al 1908. Plausibilità della nuova cronologia proposta. Percorso da Hodler al musaico neoimpressionista (1911). Riprove negli scritti di Mondrian: conferma della continuità artistica. Differenze tra gli scritti autocritici del 1919-20 e quelli posteriori. Significato del riordinamento dell'opera fino al 1911. Caratteri del processo artistico autentico di Mondrian. Le costanti costruttive delle opere. Divisioni per diagonali, per masse cadenzate; prospettive focali, loro trasposizioni in partiture della superficie. Distribuzioni della superficie secondo diagonali e oblique, dominanti speculari, oblique ed orizzontali; loro riferimenti storici. Primordi del formato ovale, sue implicazioni estetiche e culturali. Trame a zone orizzontali o verticali sovrapposte, parallelismi, trame reticolate. Composizioni speculari e affini, scacchiere, divisioni ritmiche. Simmetria bilaterale. Operare artistico di Mondrian e suoi caratteri peculiari di immediatezza; possesso dei ritmi e dei tracciati regolatori. Analisi delle strutture compositive ricorrenti più significative. Persistente sedimento astratto della pittura di Mondrian fino al 1911. Opere cicliche secondo una dominante stabile e loro durata. Intervento dello schema circolare e suo significato. Autoanalisi, controllo critico, coerente consapevolezza stilistica di Mondrian. Identità dei tracciati ordinatori nella pittura fino al 1911-12 e nella pittura astratta. Ripetizioni di composizioni figurali in composizioni astratte. Passaggi da telai compositivi anteriori al 1911 a composizioni astratte. Prime conclusioni critiche sulla continuità di Mondrian. Problema dell'attività di Mondrian nel 1911, prima della partenza per Parigi (dic. 1911). Mondrian a Parigi. Ricostruzione delle sue esperienze e del suo lavoro. Rielaborazioni di temi e di opere anteriori. Sollecitazioni futuriste-cubiste: tensioni, elasticità, curve cinetiche e dinamiche. Chiarimenti sul futurismo. La Mostra d'arte libera, Milano maggio 1911. Futurismo senza pittura futurista; il primo gruppo di futuristi; «Nuove tendenze». Prima e seconda serie di quadri futuristi; prime e seconde redazioni, trasformazioni. Futurismo dopo il viaggio a Parigi, settembre 1911, e alla mostra presso Bernheim Jeune. La storia di Boccioni. Rapporto di Mondrian con la pittura futurista. Prime opere parigine. Chiarimenti sul cubismo. Programmi e realtà artistiche. Testimonianze degli artisti sui processi formali: Picasso, Braque, Metzinger. Cubismo e concezioni della scienza contemporanea. Princet. Egualità terminologiche, omonimie e differenze di processi e di realtà. Rappresentazioni geometriche, prospettiche, proiettive, trasformazioni, scomposizioni; esperienze cronofotografiche, fotodinamiche, stereochimiche. Natura delle conoscenze ed esperienze geometriche dei cubisti. Il problema della prospettiva: crisi della formula centrale, accesso di altre esperienze e forme, e sue ragioni. La coscienza storica e le sue determinazioni. Altre testimonianze sui processi formali: Gleizes, Metzinger, Villon, Delaunay, Gris, Apollinaire, Raynal. Il giudizio critico dei futuristi: Boccioni, Carrà, Severini, Soffici; giudizi di Longhi, Cecchi, Cantù. Les demoiselles d'Avignon, 1906-07. Componenti formali inosservate della pittura cubista. Analisi spaziale di pitture cubiste: Femme assise di Picasso (1909), Aficionado di Picasso (1912). Alcune conclusioni sul cubismo. Mondrian e la sua relazione con la pittura cubista, 1913. Il distacco di Mondrian dal cubismo, 1913-14: avvento dell'architettura. Architettura moderna e cubismo. Mondrian e l'architettura, 1913-1914. Più-meno, 1914-1919. Mondrian e la musica. Cielo stellato, 1917. Geometria e forma; segno e forma. Proporzione, rapporto. «Ordinare armoniosamente», «tutto sta nel come». La questione van der Leck. 1917-1918: ultime esperienze. Verso il «tableau unique». Il sistema. Procedimenti di lavoro. L'asimmetria. La rivendicazione di Mondrian. Costruzioni e caratteri. Il contenuto storico della sintesi matura: l'architettura dell'Estremo Oriente. Conclusioni sull'arte di Mondrian nel quadro della cultura e dell'arte «pura» del XX secolo. Note. La mente di Mondrian. Note. Nota appendicolare. Indice dei nomi.