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Libri antichi e moderni

Maranta Bartolomeo.

Methodi cognoscendorum simplicium libri tres.

Venezia, ex officina Erasmiana Vincentii Valgrisii, 1559., 1559

3800,00 €

Mediolanum Libreria Antiquaria

(Milano, Italia)

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Dettagli

Anno di pubblicazione
1559
Autore
Maranta Bartolomeo.
Editori
Venezia, ex officina Erasmiana Vincentii Valgrisii, 1559.

Descrizione

In-4°; 18 cc., 296 pp.; legatura del tempo in tutto cartone alla rustica, firma di possesso al piatto anteriore: “Gio. Batta. Buzano de Cossato” (antico rinforzo al dorso) Esemplare genuino a pieni margini con barbe, che conserva le caratteristiche tipiche dei libri d’uso, con attestati di possesso manoscritti nel 1700 di diversi proprietari appartenenti alla famiglia Vigliani.Le pagine 14 -15 e 18-19 sono rimaste bianche per errore originale in tipografia. Prima edizione. L'individuazione di un nuovo metodo di classificazione delle specie vegetali e il riconoscimento del valore farmaceutico di molti "semplici" ne fanno uno studio precursore degli interventi scientifici di qualche decennio successivo, basti pensare al De plantis di Andrea Cesalpino. Pazzini, nella sua Storia della medicina (II, p. 768), ricorda Maranta "Tra coloro che maggiormente dettero incremento alla botanica e indirettamente anche alla conoscenza dei semplici medicinali".
Il medico, botanico e letterato Bartolomeo Maranta (1500-1571), docente all’Università di Salerno, dopo essersi trasferito nel 1550 all’ateneo di Pisa, alla scuola di Luca Ghini (1490-1556), allora il principale studioso italiano di botanica, stringe amicizia con il medico Gabriele Falloppio (ca. 1523-1562), il botanico Pietro Andrea Mattioli (1501-1577) ed il naturalista Ulisse Aldovrandi (1522-1605). Tornato a Napoli contribuisce a fondare l’Orto botanico insieme al suo allievo Gian Vincenzo Pinelli (1535-1601). Compie numerose ricerche e approfonditi studi nel corso di visite sul campo in giardini, orti e terreni del Regno. Insieme al collezionista e speziale Ferrante Imperato (1550-1631) conduce esperimenti all’interno del suo museo dove conosce Nicola Antonio Stigliola (1546-1623) e Giovan Battista Della Porta (1535-1615). Come medico è anche al servizio di Vespasiano Gonzaga e del Cardinale Castiglioni e forse per qualche anno anche di Carlo V. Il celebre botanico Charles Plumier, in suo onore, classificò come Marantacee una famiglia di piante.
"Another and somewhat more advanced effort at botanical method was made by Bartolomeo Maranta of Venosa in his Method of knowing simples, which was published in Italian in 1558 and in Latin in 1559. His three standards for classifications were nomenclature, delineation and properties, to which his division into three books corresponds. The work was undertaken at the suggestion of his teacher, Luca Ghini, and was submitted for approval to Falloppio who encouraged Maranta to publish it. Maranta thought that no one could compare with Discorides in correct description of plants, but the recognized that many unknown to Discorides had been found since. He felt that ingorance concerning simples was largely due to lack of perseverance and iteration in their employment as medicaments, and that preparing medicaments was the best way to become acquainted with simples". (Thorndike). Pritzel 5796. Durling 2950. Pazzini, II, p. 768. Thorndike, A history of magic and experimental science, VI, p. 260-261.