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Libri antichi e moderni

Maranta, Bartolomeo, Alpini, Prospero

Methodi cognoscendorum simplicium; De plantis Aegypti, accessit etiam Liber de Balsamo

Valgrisi, De Franceschi,

6800,00 €

Pettini Antonio Libreria

(Roma, Italia)

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Dettagli

Luogo di stampa
Venezia
Autore
Maranta, Bartolomeo, Alpini, Prospero
Editori
Valgrisi, De Franceschi
Soggetto
farmacia medicina egitto esotica pharmacy medicine egypt exotic, botanica botanics
Lingue
Italiano

Descrizione

In-4° rilegati in piena pergamena. 1) pp. (36), 296, marca tipografica incisa su legno al frontespizio, Durling 2950. Opera sulle proprietà medicinali delle piante, divisa in tre libri, che si inserisce nel filone dei testi di botanica farmaceutica, in cui le piante, come i fiori e i frutti, vengono esaminati dal punto di vista della nomenclatura, della nascita della specie e delle proprietà medico-farmacologiche. Maranta individua qui nel cytisus la “medicago arborea” nota agli antichi per le sue proprietà di erba medica. Bartolomeo Maranta, medico e botanico nato a Venosa verso il 1500 e morto a Molfetta nel 1571. Allievo di Luca Ghini, fu un naturalista stimato formatosi presso il Giardino dei Semplici a Pisa, lavorò presso il Giardino botanico di Napoli dal 1554 al 1556, esperienza che mise a frutto dal 1568 a Roma progettando un nuovo giardino. Fu medico del Duca di Mantova e del cardinale Branda Castiglione. 2) Prima edizione del De plantis e seconda del De balsamo; cc. (4), 80, (8), con 50 belle incisioni su legno nel testo, molte a piena pagina, e marca tipografica sui due frontespizi: il Dialogus de balsamo ha un suo frontespizio, la paginazione è continua. Durling 179. Edizione originale della prima opera sulle piante dell’Egitto e sull’opera considerata la più importante di Prospero Alpini; l’autore fu tra i primi botanici e medici del XVI secolo a studiare le piante per il loro specifico interesse botanico e non soltanto per gli utilizzi che se ne potevano fare in medicina; inoltre, il metodi autoptico adottato, sia sulle piante selvatiche che su quelle da lui coltivate, permise di fare in campo botanico grandi passi avanti. Sono qui rappresentate per la prima volta in un trattato di botanica europeo la pianta del caffè (?), del baobab (pianta e frutto) e della banana, i cui frutti vengono descritti come assai nutrienti, profumati ma un po’ pesanti per lo stomaco. Delle foglie e dei frutti si descrive la morfologia, l’utilizzo in cucina nel caso delle piante edibili, le proprietà benefiche e loro utilizzi nella preparazione di decotti. L’opera, di certo un trattato pioneristico, fu utilizzata come base sistemica per I successivi studi sulla flora egiziana. Le 49 xilografie, quasi tutte a piena pagina che illustrano piante, alberi e frutti, sono molto chiare e precise scientificamente. Il De balsamo è un approfondito trattato, anche questo in forma di dialogo, sulla materia con note storiche e scientifiche, con una illustrazione sulla pianta del balsamo, e la descrizione dei luoghi dove questa nasce, principalmente l’Egitto e l’Arabia, e i modi in cui viene utilizzata. Prospero Alpini (1553-1617), medico e botanico, ebbe l’occasione di viaggiare in Egitto quando divenne medico personale del console veneziano al Cairo, Giorgio Emo. DSB pp. 124-125 In-4 ° bound in full vellum. 1) pp. (36), 296, printer’s mark wood-engraved on the title page, Durling 2950. Work on the medicinal properties of plants, divided into three books, which is part of the of pharmaceutical botany texts, in which plants, such as flowers and fruits, are examined from the point of view of nomenclature, the birth of the species and medical-pharmacological properties. Here in the cytisus Maranta identifies the medicago arborea known to the ancients for its properties of alfalfa. Bartolomeo Maranta, physician and botanist born in Venosa around 1500 and died in Molfetta in 1571. A pupil of Luca Ghini, he was an esteemed naturalist trained at the Giardino de Semplici in Pisa and worked at the Botanical Garden of Naples from 1554 to 1556, an experience that he put to good use in Rome from 1568 by designing. He was doctor of the Duke of Mantua and of the cadinal Branda Castiglione 2) First edition of De plantis and second of De balsamo; cc. (4), 80, (8), with 50 beautiful wood engravings in the text, many in full page, and printer’s mark on the two title pages: the Dialogus de balsamo has its own title page, the pagination is continuous. Durling 179. Original edition of the first work on plants of Egypt and on the work considered the most important by Prospero Alpini; the author was among the first botanists and doctors of the sixteenth century to study plants for their specific botanical interest and not only for the uses that could be made of them in medicine; moreover, the autopsy methods adopted, both on wild plants and on those cultivated by him, made it possible to make great strides in the botanical field. The coffee plant (?), The baobab (plant and fruit) and the banana plant are represented here for the first time in a European botanical treatise, whose fruits are described as very nutritious, fragrant but a little heavy for the stomach. . The morphology of the leaves and fruits are described, their use in the kitchen in the case of edible plants, their beneficial properties and their uses in the preparation of decoctions. The work, certainly a pioneering treatise, was used as a systemic basis for subsequent studies on Egyptian flora. The 49 woodcuts, almost all full page illustrating plants, trees and fruits, are very clear and scientifically accurate. De balsamo is an in-depth treatise, also in the form of a dialogue, on the subject with historical and scientific notes, with an illustration on the balsam plant, and the description of the places where it was born, mainly Egypt and Arabia, and ways in which it is used. Prospero Alpini (1553-1617), physician and botanist, had the opportunity to travel to Egypt when he became the personal physician of the Venetian consul in Cairo, Giorgio Emo. DSB pp. 124-125.
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