Memorie di un ex-terrorista.

189 p. ; 21 x 16 cm. Giuseppe Mariani nasce a Castellucchio (MN) in una modesta famiglia di braccianti; mandriano fin dall'età di 7 anni, si avvicina da giovanissimo al socialismo. Nel 1913 si trasferisce con la famiglia a Mantova, dove si impiega come sarto; tre anni dopo viene assunto in ferrovia. Nella primavera del 1917, chiamato alle armi, diserta approfittando di una licenza per convalescenza; processato, viene assolto per infermità mentale. Al principio del 1919 si trasferisce a Milano dove trova lavoro come operaio metalmeccanico; assunto nuovamente nelle ferrovie all'inizio del 1920, si avvicina agli ambienti anarchici locali e partecipa attivamente a molte iniziative di propaganda dei movimenti insurrezionali, alcune delle quali accompagnate da atti dimostrativi con uso di esplosivi. Nel 1921 fa parte del gruppo anarchico responsabile dell'attentato terroristico al teatro Diana che provoca, tra il pubblico di uno spettacolo, la morte di 21 persone e il ferimento di circa un centinaio, atto che voleva "protestare" contro la lunga detenzione di Errico Malatesta e di altri anarchici. Arrestato e reo confesso, Mariani viene condannato all'ergastolo; in carcere si dedica allo studio e all'attività di sarto. Amnistiato e liberato nel 1946 anche grazie all'intervento di Sandro Pertini, continua la sua attività in seno alla Federazione anarchica italiana (FAI) vivendo poveramente come sarto, manovale, dattilografo e libraio tra Spezia, Carrara e Sestri Levante. All'inizio degli anni '50 pubblica due libri autobiografici: «Memorie di un ex terrorista» (Torino, 1953) e «Nel mondo degli ergastoli« (Torino, 1954) nel quale rivede criticamente il suo passato di "terrorista". Muore a Sestri Levante il 25 marzo 1974. Brossura editoriale, coperta in cartoncino flessibile con titolo impresso in rosso al piatto e al dorso. Segni del tempo alla coperta (ingiallimento e fioriture), al dorso, carta interna ingiallita, per il resto esemplare integro. Codice libreria 8729.