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Libri antichi e moderni

Lana Terzi Francesco

Magisterium Naturae et Artis. Opus Opus physico-mathematicum.in quo occultiora naturalis philosophiae principia manifestantur.

Per Io. Mariam Ricciardum/Typis Hippolyti Rosati, 1684

8000,00 €

Coenobium Libreria

(Asti, Italia)

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Dettagli

Anno di pubblicazione
1684
Luogo di stampa
Brixiae/Parmae
Autore
Lana Terzi Francesco
Editori
Per Io. Mariam Ricciardum/Typis Hippolyti Rosati
Soggetto
scienze, fisica, aeronautica, matematica, simple

Descrizione

3 volumi in folio (cm 24,5 x 38), pp. (16) + 526 + (2 bianche) con 24 tavole finali incise all'acquaforte + (2 bianche); (34) + 512 + (18) di indice + (2 bianche) con 20 tavole finali incise all'acquaforte; (8) + 571 + (1 bianca) + 23 + (1) con 13 tavole finali incise all'acquaforte. Leggera gora al margine interno inferiore dei fogli del I volume; gora al margine esterno dei primi fogli del II volume e alone rossastro al margine interno delle pagine; restauri all'occhietto, al frontespizio, alla terza, quarta, quinta, sesta e settima carta del III volume, gora al margine centrale dei fogli seguenti. Legatura in piena pergamena coeva. Edizione completa dei 3 volumi usciti rispettivamente nel 1684, 1686 (a Brescia) e 1692 (a Parma, presso Hippolyti Rosati) di questa importante opera di Francesco Lana, una sorta di enciclopedia delle scienze fisiche con impostazione teorica ed applicazioni pratiche originariamente pensata dall'Autore in 12 volumi. Nella prefazione del I volume, l'Autore lamenta che l'immensita' del programma assunto, le difficolta' della sperimentazione (aggravate dalla mancanza di collaboratori e dalla scarsezza dei mezzi finanziari), la malferma salute, ostacolavano fortemente il suo lavoro. Il secondo volume usci', sempre a Brescia, nel 1686, un anno prima della morte, mentre il terzo volume, ricavato dai manoscritti del Lana, fu pubblicato infine postumo a Parma nel 1692. L'opera maggiore di Francesco Lana tratta tutti i fenomeni fisici, macroscopici e microscopici, allora conosciuti, con molti riferimenti a fenomeni chimici e biologici. Passa in rassegna i principali fenomeni della meccanica, dell'attrazione elettrica e magnetica. Da' spazio alla permeabilita' dei solidi, alla liquefazione e solidificazione dei vapori, alla compressione e rarefazione dei fluidi, all'elasticita', alle vibrazioni, alla coesione, allo studio del suono. "Per quanto riguarda il metodo di trattazione, in primo luogo presenta una serie di esperimenti, molto numerosi, riportati da altri autori o suoi personali e descritti minutamente. Questa e' la base per il metodo induttivo, che egli ha adottato, come unica via per giungere a validi principi generali nello studio della natura. In secondo luogo pone una serie di proposizioni, che enunciano le proprieta' costanti osservate in un tipo ben circostanziato di fenomeno, e dimostra ogni proposizione con logica rigorosa, con argomenti a posteriori o deducendo da principi gia' accertati. In questioni controverse riferisce anche ipotesi di varie scuole. In terzo luogo elenca molte applicazioni pratiche, invenzioni, macchine, alcune gia' note, citando la fonte, altre nuove e descrive minutamente le singole parti delle apparecchiature, riferendosi ai disegni aggiunti al testo. Infine aggiunge un elenco di problemi teorici e pratici particolarmente interessanti, ma ancora insoluti". ("La civilta' cattolica", anno 138, 1987, p. 122 e ss.). Francesco Lana nacque a Brescia nel 1631, a 16 anni entro' nella Compagnia di Gesu' a Roma. Presto' il suo aiuto allo scienziato gesuita Atanasio Kircher, fisico e matematico, che conduceva un laboratorio di fisica. Dal 1654 fu nel Collegio dei Gesuiti di Terni. Si trasferi' poi a Venezia, quindi a Parma. Nel 1675 fu nominato professore di matematica a Ferrara nel Collegio dei Gesuiti e poi anche all'Universita'. Mori' nel 1687. Carli, Favaro, "Bibliografia galileiana (1568-1895)", 359 (Lana riporta gli esperimenti di Galileo sul moto nel Tractatus tertius, liber primus, caput primum). Royal Society. Catalogue of the Scientific Books, p. 617.  The Jesuit Collection in the John J. Burns Library of Boston College, p. 86. Boffito, "Biblioteca Aeronautica Italiana", p. 236. In quest'opera Lana ripubblica in latino un saggio precedentemente apparso in italiano, con il titolo di "Prodromo ovvero saggio di alcune invenzioni nuove" (1670) in cui ipotizzava la creazione di una "nave volante", un battello munito di una vela di direzione e sospeso, per mezzo di catene, a quattro sfere cave in modo da poter volare piu' leggero dell'aria. Come sottolineato da Boffitto, il vol. III, libro VI "contiene un cap. dal tit. "Navis quae propria levitate aeri supernatet quaeque velis"; nel volume uscito postumo si tratta "de gravitate et levitate aeris", della sua elesticita', del barometro. Riccardi definisce questa importantissima opera "una estesa enciclopedia fisico-meccanica" della quale. non e' possibile. dare un sia pur brevissimo estratto. l'A. intendeva pubblicare 9 voll. ma non ne uscirono che questi primi tre, assai rari a trovarsi uniti: particolarmente raro e' il III pubbl. postumo". Riccardi, II, 13. Graesse, IV, p. 100 ("Cet ouvrage. devait servir comme un sorte de commentaire a son Prodromo"). Gamba, 1953. Piantanida, 1662. Olschki, Choix, 5760 (che possiede solo i primi due volumi (".on trouve rarement les 3 vol. reunis"). Pescasio, Rarita' bibl. aeronautiche, p. 43: ("Il Prodromo. doveva costituire il proemio di un altro ampissimo lavoro purtroppo non terminato, intitolato Magisterium. che passa per la maggiore delle sue opere").
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