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Libri antichi e moderni

Quintiliano Marco Fabio

M. Fabii Quintiliani Institutionum Oratoriarum libri duodecim. Summa diligentia ad fidem vetustissimorum codicum recogniti ac restituti. Accesserunt huic renovata editioni Declamationes, quae tam ex P. Pithoei, J. C. Clarissimi, quam aliorum Bibliothecis & editionibus colligi potuerunt. Cum Turnebi, Camerarii, Parei, Gronovii,& Aliorum Notis. Cum Indice locupletissimo, tam in Textum quam Notas

Ex Officina Hackiana, 1665

200,00 €

Gilibert Galleria Libreria Antiquaria

(Torino, Italia)

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Dettagli

Anno di pubblicazione
1665
Luogo di stampa
Lugduni Batavorum et Roterodami
Autore
Quintiliano Marco Fabio
Editori
Ex Officina Hackiana
Soggetto
Letteratura latina, Retorica ed eloquenza, Seicentine olandesi
Sovracoperta
No
Stato di conservazione
In ottimo stato
Lingue
Latino
Copia autografata
No
Print on demand
No
Condizioni
Usato
Prima edizione
No

Descrizione

In-8° (190x115mm), pp. (32), 916, (30) di indice bicolonne, legatura coeva m. pelle marrone con titolo in oro su tassello rosso, filetti e decori floreali in oro su dorso a nervetti. Tagli rossi. Antiporta calcografica allegorica con Ercole e varie raffigurazioni sapienziali. Impresa tipografica al frontespizio. Precedono uno scritto del Poliziano, una dedicatoria, testimonianze di autori antichi intorno a Quintiliano, ecc. Ottimo esemplare. Edizione secentesca olandese ampiamente annotata del più grande trattato di retorica dell'antichità romana, ripartito in 12 libri, e delle restanti opere di Quintiliano; non è presente il secondo volume, che conteneva le 'Declamationes'. Precedono testimonianze e giudizi di autori vari sul grande retore latino (è presente fra l'altro la prefazione del Poliziano alle 'Institutiones'). Ebbe a scrivere Theodor Mommsen sull'opera: 'È una delle più eccellenti opere che possediamo dell'antichità romana, ispirata a buon gusto e retto giudizio, semplice nel senso e nella composizione, istruttiva senza pedanteria, attraente senza necessità di sforzo personale, in contrasto intenzionale con la letteratura vuota e manierata del tempo'. Dibdin, II, 368. Moss, p. 536. Schweiger II, 839.