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Libri antichi e moderni

Giancarlo Consonni

Luoghi e paesaggi, 1961-2021

La Vita Felice, 2021

11,40 € 12,00 €

La Vita Felice - BookTime

(Milano, Italia)

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Dettagli

Anno di pubblicazione
2021
ISBN
9788893465908
Autore
Giancarlo Consonni
Pagine
136
Collana
Varia
Editori
La Vita Felice
Formato
210×150×12
Soggetto
Architettura e progettazione del paesaggio
Stato di conservazione
Nuovo
Lingue
Italiano
Legatura
Brossura
Condizioni
Nuovo

Descrizione

“Come un uccello nello spiccare il volo si affida all’aria, così la mano, nel disegno, si consegna all’emozione nel tentativo di aderirvi e di darle visibilità. L’inizio comporta un affidarsi. In gioco non è la copia del “vero”. Se di fedeltà si tratta, il riferimento è l’e-motus (emovēre, trasportare fuori). La sfida è riuscire a rendere partecipi gli altri di quel ‘trasporto’ e dell’incantamento che lo muove. Nell’impulso iniziale convivono visione e cecità. Dal segno fissato su un supporto può scaturire un primo disvelamento, che chiede di essere proseguito e portato a conclusione. Per reggere la sfida, ogni tratto deve rinnovare la forza sorgiva dell’inizio e, insieme, stare in equilibrio fra più tensioni: fra adesione e misura, fra sicurezza e fragilità, fra conquista e rilancio, fra controllo e stupore. Anche il seguito, con il succedersi dei tratti, presenta somiglianze con il volo. E così la conclusione: l’arresto è a suo modo un atterraggio, richiede sapienza ed esperienza. Nell’aderire/disvelare, il mezzo espressivo ha la sua parte. Si avvertono apparentamenti con la musica e con la danza. Come gli strumenti musicali, per un verso, e il corpo, per altro verso, anche penna, matita, pennarello ecc. chiedono di essere ascoltati nelle loro potenzialità. Le quali si danno sempre in un rapporto concreto e peculiare con il supporto che accoglie il disegno. Ogni segno richiede un accordo. L’insieme dei segni, a sua volta, può farsi sinfonia. Il disegno è un’offerta di condivisione: la proposta di un viaggio in cui l’artista e il fruitore dell’opera stanno insieme come nel vasèl dantesco (Guido, i’ vorrei che tu e Lapo ed io/ fossimo presi per incantamento/ e messi in un vasel […]).Dove porta il viaggio? A dischiudere mondi e, forse, a ritrovarsi.” (G.C.)