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Libri antichi e moderni

Fabrizi Alvise Cinzio.

Libro della origine delli volgari proverbi.

Venezia, Bernardino e Matteo de i Vitali, 1526,

16000,00 €

Mediolanum Libreria Antiquaria

(Milano, Italia)

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Dettagli

Autore
Fabrizi Alvise Cinzio.
Editori
Venezia, Bernardino e Matteo de i Vitali, 1526
Lingue
Italiano

Descrizione

In-folio; 4, 194 cc., assenti le ultime due bianche. Al recto della prima carta il testo iniziale "Alli lettori" Š incorniciato da una larga bordura rinascimentale, la stessa usata per l'Isolario del Bordone. Grandi iniziali ornate e figurate, la prima con probable ritratto dell'autore. Buona legatura di Thompson della fine dell'800 in tutto marocchino nocciola con larga fascia rettangolare decorata in oro con motivi rinascimentali ai piatti, piccoli fregi al dorso, filetti agli orli, merletto interno e tagli dorati. Buon esemplare. Prima ed unica rarissima edizione. Il volume, subito dopo la stampa, venne affidato all?esame dei censori e quindi messo all?indice e mai pi— ristampato. L'opera, dedicata al Papa Clemente VII, Š composta da 45 capitoli in terza rima ognuno dei quali ha per argomento un proverbio, per un totale di 42.000 versi. In realt… questi 45 capitoli contengono altrettante novelle spesso assai libere e licenziose. La satira nei confronti del Papa, dei frati di San Francesco alla Vigna di Venezia, di varie altre autorit…, e il contenuto, giudicato osceno, delle novelle, causarono censure, sequestri e dissequestri dei volumi in vendita che comunque furono posti all'indice e diventarono rarissimi e molto ricercati da collezionisti e bibliofili gi… dal ?700. Il Fabrizi, di cui poco si conosce tranne che forse era di origine veneta e di professione medico, dichiara apertamente il suo intendimento evocando scrittori come Dante, Boccaccio, Poggio Bracciolini, Masuccio Salernitano, Cornazzano ed altri, come riferimenti linguistici e modelli per il genere satirico e novellistico. La sua opera nonostante sia rimasta ?dimenticata? sino alla ristampa fatta nel 2007 (Spirali editore) riveste una importanza non secondaria nella storia della letteratura di quegli anni e viene ricordata nei repertori di raccolte di novelle e di testi satirici. Il Passano (novellieri) gli dedica una scheda di ben 16 pagine nelle quali racconta le turbolente vicissitudini dell'edizione e descrive alcuni esemplari conosciuti. Renouard fece stampare da Didot una seconda edizione di un proverbio in solo 27 esemplari, dei quali due su carta gialla e uno su pergamena. Brunet scrive :"Ouvrage dans lequel l'auteur explique, par des contes orduriers, ‚crits en vers, l'origine de 45 proverbes. Les exempl. sont devenus trŠs rares". Passano, I novellieri italiani in verso pgg. 21-35. Borromeo A.M. , Notizia dei novellieri italiani 1805 p. 26. Brunet II, 1155-1156. Renouard, Catalogue de la BibliothŠque d'un amateur, Paris 1819, III, 84-85. F. Peignot, Dictionnaire des principaux livres condamn‚s au feu, supprim‚s ou censur‚s, Paris 1806, I p.131. U. Rozzo,La letteratura italiana negli Indici del Cinquecento, p. 37
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