Dettagli
Anno di pubblicazione
1963
Stato di conservazione
Buono
Descrizione
LXXIV, 91 p., [1] c. di tav. ; 20 x 13 cm. Pensatori antichi e moderni, 62. Nel 1685 dall’Olanda, dove si era recato volontariamente in esilio già a partire dal settembre del 1683, John Locke (1632-1704) scrive un’epistola in lingua latina il cui tema centrale è l’idea di tolleranza. A ricevere la lettera è Philipp van Limborch, amico di Locke, che ne ordina la pubblicazione ad insaputa dell’autore nel 1689. La stesura di questo testo avviene in un delicato momento storico segnato da profondi tumulti politici e religiosi e da nuovi equilibri che cambiano in modo radicale il volto e l’assetto dell’Europa per lungo tempo. Il 1618 è l’anno di inizio della Guerra dei Trent’anni – continuazione ed inasprimento delle lotte religiose del secolo precedente –, dichiarata poi conclusa nel 1648 con la pace di Vestfalia. È in questo quadro che si inserisce la stesura della Lettera sulla tolleranza. Siamo in presenza di un principio che permette ad ogni regnante di imporre al proprio popolo la confessione religiosa da lui scelta e ritenuta più idonea o più “vera”. Il principio di non ingerenza tra le potenze europee conduce inevitabilmente al principio di ingerenza nei confronti delle vite dei singoli sudditi e, di fatto, ad un incremento del controllo statale. In questo modo, dal 1648 diventa possibile, in linea di principio, stabilire un forte equilibrio europeo capace di impedire nuovi e disastrosi conflitti. Da quanto scritto, pertanto, si evince che ogni sovrano – ogni “magistrato” dirà Locke – ha adesso il potere di imporre all’intero suo popolo ogni verità da lui riconosciuta, attraverso mezzi coercitivi propri del potere statale. Diventa così legittimo e anzi doveroso, in vista di un più saldo mantenimento dello Stato, obbligare ogni suddito ad accettare e professare la religione che il suo governo sceglie per lui. Premessa di Raymond Klibansky. Titolo originale dell'opera: «Epistola de tolerantia». Traduzione di Lia Formigari. Introduzione e note di Alfredo Sabetti. Brossura editoriale, coperta in cartoncino flessibile colorato, titolo impresso al piatto e al dorso. All'interno una pagine fuori testo illustrata con il ritratto dell'A. su carta patinata lucida. Timbro sul frontespizio, per il resto esemplare integro. Codice libreria 8616.