Lettera autografa firmata scritta da Napoli e inviata ad un amico.

AUTOGRAFO215x135 mm. 1 bifolio, scritta 1 pagina. Manoscritto a inchiostro nero su carta intestata "Esercito Meridionale / d'Italia / Intendenza generale / Gabinetto particolare". Alcuni piccoli fori al margine sinistro non compromettono il testo. Un rinforzo della carta. "[…] Occupatissimo rispondo ora solo alla gradita tua 18 trascorso persuaso che vorrai perdonare al ritardo. Farò ogni cura per poter giovare al tuo raccomandato appena le circostanze me lo permettano persuaso che le raccomandazioni di un tuo carissimo non cadranno su persona immeritevole di riguardi. Ove io possa puoi contare che farò". La lettera continua trattando l'argomento politico: "La mediocrità e le nullità politiche trionfano in mezzo ad un abominio di servi umilissimi. Cavour assolto e rinforzato ne' suoi propositi dalle elezioni […] ministeriali e da una maggioranza di livrea farà alto e basso e venderà, trafficherà, soffocherà, metterà pace e requiem … non eterne però […] durevoli. Acerbi nel 1859 combatté fra i "Cacciatori delle Alpi" e partecipò alla spedizione dei Mille, con l'incarico di sovraintendere ai servizi della intendenza. In questa occasione gli venne riconosciuto il grado di colonnello. Dopo l'unità d'Italia fu deputato.