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Libri antichi e moderni

Guglielmino, Carlo Otto

Lettera autografa firmata “Carlo”, inviata a un amico studente in Roma

1920

200,00 €

Pontremoli srl Libreria Antiquaria

(MILANO, Italia)

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Dettagli

Anno di pubblicazione
1920
Luogo di stampa
Fiume d’Italia,
Autore
Guglielmino, Carlo Otto
Pagine
Manoscritto a inchiostro nero. Un bifolio, scritte quattro pagine.
Formato
210 x 170 mm.
Soggetto
Storia Futurismo

Descrizione

AUTOGRAFO Interessante lettera dello studente diciannovenne genovese – che diventerà un noto giornalista e scrittore – a un amico romano anch’egli studente. Commenta in loco, con verve e impeto patriottico, vicende legate all’impresa dannunziana di Fiume, a Mussolini, a Marconi, al ministro Carlo Sforza, a Sonnino, al governo ecc. -- «Anzitutto smentisco l’occupazione dannunziana delle isole di Cherso, Veglia e Arbe. L’avanzata avverrà anche verso Buccari, ma nulla è stabilito bene. Negli ultimi discorsi e colloqui del Poeta non si parla che di questo: Spalato e Roma. Sono le due mete infallibili […] sono stato ricevuto dal Duce, che ci ha dato una medaglia […] Per l’arrivo di Guglielmo Marconi si ebbero delle manifestazioni grandiose: lo scienziato illustre, intimo del Poeta, ha giurato fedeltà a noi quale semplice legionario ed ha promesso di impiantare qui una stazione radiotelegrafica. Ho avuto occasione di visitare quel miracolo del suo piroscafo “Elettra” e ne sono rimasto ammiratissimo […] Mi dissero che D’Annunzio fece un’entrata a cavallo così trionfale da ricordare ai vecchi garibaldini presenti l’entrata di liberazione di Garibaldi a Palermo […] Ormai l’impresa è già alla storia e il Grande Condottiero pare al mondo come un Redentore di popoli. […] il Conte Sforza [ministro degli esteri] ormai non vale per noi più nulla in un Ministero mosaico […] E Sonnino senatore? Ah! La potenza giolittiana a che punto arriva! E gli italiani chiudono gli occhi per non vedere mai il doppio volto dei suoi ridicoli e pezzenti governanti […]».
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