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Libri antichi e moderni

Pibrac Guy Du Faur De

Les Quatrains des Sieurs Pybrac, Faure, et Mathieu. Ensemble les Plaisirs de la Vie Rustique

J. B. Loyson, 1667

300,00 €

Gilibert Galleria Libreria Antiquaria

(Torino, Italia)

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Dettagli

Anno di pubblicazione
1667
Luogo di stampa
Paris
Autore
Pibrac Guy Du Faur De
Editori
J. B. Loyson
Soggetto
Letteratura, Poesia morale
Sovracoperta
No
Copia autografata
No
Print on demand
No
Condizioni
Usato
Prima edizione
No

Descrizione

In-16° (168x105mm), pp. (6), 106, 16, (1), legatura p. pergamena coeva. Bella antiporta allegorica incisa in rame con titolo entro cornice bodata da putti, festoni, figure fantastiche. Fregio tipografico al titolo. Testatine, iniziali e cul-de-lampe ornati su rame. Quattro tavole allegoriche incise in rame 'en taille douce' f.t. ad illustrazione del testo poetico. Antiche annotazioni manoscritte ai contropiatti. Alcuni aloni marginali. Riedizione secentesca, dedicata dal Loyson al Delfino di Francia, di questa raccolta collettiva di quartine del secondo Cinquecento, ancora molte volte stampata nei secoli successivi col titolo 'La Belle vieillesse, ou les anciens quatrains.sur la mort et sur la conduite des choses humaines' con il commento dell'abate di Saint-Melaine de Rennes e predicatore regio Jean Baptiste Louis de La Roche (? - Parigi, 1780), fecondo anche se modesto scrittore di materia letteraria (voce 'Roche' di W. S. in Michaud, 'Biogr. universelle', XXXVIII. 290-291). Questa impressione è accresciuta delle quartine di Faure e di Mathieu, concepite con intenti didascalico-moraleggianti analoghi a quelle del Pibrac. L'opera consiste in un inanellarsi di riflessioni di ordine filosofico o sapienziale sulla vita, la morte e la vanità del mondo esposte in quartine poetiche. Seguono 'Les Quatrains de la Vanité du Monde', le 'Tablettes ou Quatrains de la Vie et de la Mort', 'Les Plaisirs de la vie rustique' e un'ode sullo stesso argomento di Philippe Des Portes. Cinquanta dei 'Quatrains' del Pibrac erano stati editi nel 1574, seguiti da altri cinquanta nel '75, mentre la prima edizione della raccolta definitiva, di 126 componimenti, è del 1576. I 'Plaisirs de la vie rustique' apparvero primamente attorno al 1573 dedicati a Ronsard - forse a Parigi, presso Mamert Patisson - e furono ristampati a Lione l'anno seguente e di nuovo a Parigi, da Frédéric Morel, nel 1576. Essi sono strettamente connessi con la Court de Nèrac, ove Pibrac fu per 17 mesi Cancelliere di Margherita di Navarra, e costituiscono uno sferzante attacco indiretto alla vita di corte attraverso la narrazione della vita di una coppia di campagna e l'ospitalità da loro data ad alcuni amici. All'interno di questa cornice, l'attacco di Pibrac si dispiega enumerando tutte le cattive pratiche ignorate dalla coppia e che, si arguisce, la corte pratica comunemente. Particolarmente riuscito il ritratto di Marion come semplice ragazza di campagna, cui automaticamente il lettore associa il comportamento opposto delle dame di corte (cfr. P. M. Smith, The Anti-courtier Trend in Sixteenth Century French Literature, Genève, 1966, pp. 161-62). Pibrac fu, ai suoi tempi, signore incontrastato del foro parigino, su cui a più riprese indugia Montaigne negli 'Essais'. Nato a Pibrac, in Guascogna, nel 1530 (e dunque coetaneo ed amico di Etienne Pasquier), morto a Parigi nel 1586, dopo una formazione umanistica, studiò giurisprudenza con maestri come Cujas, Alciati, Bunel, entrando in magistratura ventenne come Consigliere al Parlamente della propria città. Nel 1562 rappresentò Caterina de'Medici al Concilio di Trento; avvocato generale del Parlamento di Parigi, seguì in Polonia il Duca d'Angiò, di cui era cancelliere. Sostenne in seguito la necessità della strage di san Bartolomeo, di cui compose un'apologia apparsa nel 1573. I 'Quatrains' godettero di straordinaria fortuna sino a tutto il Seicento, conoscendo traduzioni in nuemrose lingue, tra cui persino il persiano, l'arabo e il turco, venendo imparati a memoria da generazioni di studenti per i loro contenuti moraleggianti. Huguet, 654. Brunet, IV, p. 628. Graesse, V, 279. Cfr. A. Cabos, Guy du Faur de Pibrac, Paris, 1922 e H. Guy, Les Quatrains de Pibrac in Annales du Midi, XV, 1903, pp. 449-469 e XVI, 1904, pp. 65-80 e 208-222. Barbier, 1659 e 15119.