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Libri antichi e moderni

Fenelon François De Salignac De La Mothe

Les Aventures de Télémaque fils d'Ulysse par feu messier de Salignac de la Motte Fenelon etc. Nouvelle edition Enrichie de Figures en taille-douce et de Notes Historiques, Politiques, et Morales. Tome Premier - Second

Chez Guillaume Zerletti,, 1768

390,00 €

Zanfrognini Antonio Studio Bibliografico

(Modena, Italia)

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Dettagli

Anno di pubblicazione
1768
Luogo di stampa
A Venise,
Autore
Fenelon François De Salignac De La Mothe
Editori
Chez Guillaume Zerletti,
Soggetto
ILLUSTRATI VENEZIANI UTOPIA FENELON VIAGGI VENEZIA ZERLETTI
Lingue
Italiano

Descrizione

In 8° (20,5x14,5 cm); due tomi: antiporta incisa da Volpato, frontespizio inciso, XLVIII, 272 pp. e una c. di tav. più volte ripiegata con la carta dei viaggi di Telemaque realizzata da Rousset e (2), 262, (2 b.) pp. Belle legature fine settecento-primissimi dell'ottocento in mezza-pelle scura con titolo e numero su fascetta scura in pelle e filetti e fregi in oro al dorso. Piatti foderati con bella carta marmorizzata coeva. Tagli spruzzati in rosso. Frontespizio inciso entro bella cornice xilografica. A pagina I stemma araldico di Monsignor Jerome Vallaresso nobile veneziano al quale l'edizione è dedicata. Completo. Esemplare in ottime condizioni di conservazione. Belle testatine e finalini e 24 vignette animate sempre incise all'acquaforte all'inizio di ogni capitolo dell'opera dal celebre incisore originario di Angarano (Vicenza), Giovanni Volpato (fu tra i più importanti collezionisti antiquari e mediatori di antichità della fine del Settecento). Celebre e ricercata edizione veneziana illustrata, considerata fra le più belle mai stampate, del capolavoro del grande Arcivescovo, teologo e pedagogo originario di Château de Fénelon morto a Cambrai nel 1715, François de Salignac de La Mothe Fenelon. Precettore del duca di Borgogna, si oppose a Bossuet e cadde in disgrazia in conseguenza della "querelle" sul quietismo e, soprattutto, dopo la pubblicazione del romanzo Les Aventures de Télémaque (1699), considerato una critica alla politica di Luigi XIV. L'influenza letteraria di quel romanzo rimase notevole per almeno due secoli. Per il suo allievo reale, che però morì nel 1712 senza esser potuto salire al trono, malgrado Luigi morisse un anno prima, Fénelon scrisse molte opere divertenti e istruttive insieme: prima una raccolta di favole, le Aventures d'Astinoüs e i Dialogues des morts modernes ma, soprattutto, nel 1694-1696, il romanzo educativo di avventure e di viaggi Les Aventures de Télémaque, fils d'Ulysse. In questo romanzo, pseudo-storico e utopistico, egli conduce il giovane Telemaco, figlio di Ulisse, insieme con il precettore Mentore (naturalmente una sorta di Fénelon stesso) attraverso diversi paesi dell'antichità che spesso, a causa dei cattivi consiglieri dei governanti, ebbero problemi simili a quelli che attraversavano la Francia di quegli anni, soprattutto le continue guerre, problemi che tuttavia si potrebbero risolvere - almeno così sostiene Fénelon nel romanzo - grazie a una pacifica convivenza con i paesi confinanti, a riforme economiche, allo sviluppo dell'agricoltura e alla fine della produzione degli articoli di lusso. Il maggior avversario di Fénelon a corte fu Bossuet, che pure l'aveva appoggiato in precedenza, ma nel 1694 gli si era opposto sulla questione del quietismo, una polemica teologica, e nel 1697 aveva cercato di ottenere dal papa la sua condanna per lo scritto Explication des maximes des saints sur la vie intérieure, dove Fénelon aveva preso le difese di Madame Guyon (considerata una sorta di nemica pubblica, tanto da essere stata arrestata nel 1698). Il papa Innocenzo XII condannò l'opera nel 1699, essendo state rilevate in essa 23 proposizioni eretiche e Fénelon si sottomise e abiurò. Dal 1698, il Télémaque cominciò a circolare a corte sotto forma di copie, e vi si volle vedere una critica appena mascherata contro il governo autoritario di Luigi XIV, contro la sua politica estera aggressiva e contro la sua politica economica mercantilista, che favoriva le esportazioni ma deprimeva i consumi interni. L'opera, che Fénelon non aveva voluto rendere pubblica, gli fu sottratta da un domestico. Ai primi del 1699, Fénelon perse il posto di precettore e quando, in aprile, il Télémaque fu pubblicato - sia pure anonimo e senza la sua autorizzazione - Luigi XIV vi vide una satira contro il suo regno, fece arrestare il tipografo e bandì dalla corte Fénelon. Prima edizione della celebre versione dello Zerletti. Very good copy in fine binding. Bibl. Rif.: Morazzoni 229, Lapiccirella "Illustrati Veneziani" n.163. 515/13.