Le terze rime de Dante con sito, et forma de lo inferno novamente in restampito

In 16o (cm 9,5 x 15,5 circa), carte non numerate 248 + (1 bianca) per un totale di 249 carte comprese le 3 tavole finali incise in xilografia di cui 2 dell'Inferno su doppia pagina (gironi e albero dei peccati), e una del Purgatorio (albero dei peccati) su pagina singola. Manca l'ultima carta bianca (H8), presente la penultima carta bianca (H7). Le prime carte sono montate nell'ordine non corretto perche' la a2, con l'inizio della cantica, di fatto dovrebbe essere a4. Inoltre la seconda carta bianca, con, al centro del recto, l'indicazione di "Le terze Rime di Dante" e, al verso, "Lo'Nferno e'l Purgatorio e'l Paradiso di Dante Alighieri" e' una contraffazione ottocentesca sia per la diversa tipologia di carta sia per la differenza nella stampa dei caratteri. Segno di nastro adesivo rimosso al margine interno centrale della seconda tavola. Legatura in piena pelle ottocentesca. Contraffazione dell'edizione aldina della Commedia dal titolo "Dante col sito, et forma dell'inferno tratta dalla istessa descrittione del poeta" pubblicata da Manuzio nell'agosto del 1515, ascrivibile alla tipografia di Gregorio de' Gregori, la cui attivita' e' documentabile a Venezia dal 1480 al 1528, e stampata, quindi, dopo l'agosto 1515. La prima tavola dell'Inferno presenta all'angolo destro, in basso, il monogramma "i.a." ad indicare il nome dell'intagliatore, ovvero Io. Andrea Vavassore, detto Guadagnino (cfr. Brulliot, "Dictionnaire des monogrammes", II, p. 164). "Altra contraffazione dell'Aldina col titolo 'Lo 'Nferno E'l Purgatorio E'l Paradiso di Dante Alighieri. Alcuni esemplari di questa edizione, attribuita a Gregorio de' Gregori, hanno l'ancora aldina: ad altri vennero aggiunti, molti anni dopo, 2 ff. col titolo 'Le terze rime de Dante con sito, et forma de lo inferno novamente in restampito' e la dedica di Andrea di Asola onde far passare il volume per edizione aldina" (Warren, "Serie cronologica delle edizioni dell'intero testo e delle parti separate della Divina Commedia", p. 5). "Benche' sia senza alcuna nota tipografica e' certo che essa usci' a Venezia dai torchi di Gregorio de' Gregoriis de Forolivio nello stesso anno 1515" (Mambelli, p. 39). Renouard, p. 320. Enciclopedia dantesca, p. 505. Marinelli, p. 25.