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Libri antichi e moderni

Tasso Torquato

Le Sette Giornate del Mondo Creato del S. Torquato Tasso, All’Illustrossimo Signore il S. Gio. Battista Vittorio Nepote di N. S.,

Appresso Girolamo Discepolo,, 1607

600,00 €

Zanfrognini Antonio Studio Bibliografico

(Modena, Italia)

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Dettagli

Anno di pubblicazione
1607
Luogo di stampa
In Viterbo,
Autore
Tasso Torquato
Editori
Appresso Girolamo Discepolo,
Soggetto
CLASSICI TASSO TORQUATO SORRENTO POEMI POESIA VITERBO

Descrizione

In 8° piccolo (14,5x10 cm); (12), 322, (2 una di errata e una bianca) pp. Legatura in piena pelle maculata degli inizi del settecento. Tagli spruzzati. Piccolo antico rinforzo al margie interno bianco del frontespizio e della prima carta, ininfluente. Piccolo forellino di tarlo sempre al margine interno bianco delle prima due carte dov’è presente il rinforzo. Un leggerissimo alone, quasi invisibile, al margine alto delle prime 30 carte, mai intenso o fastidioso. Un piccolissimo forellino di tarlo al margine alto bianco delle ultime 5 carte, l’ultima carta presenta anche alcuni altri forellini di tarlo, sempre nel margnine bianco a parte due piccoli tunnel di tarlo che toccano due numeri. Nota settecentesca alla prima carta bianca che indica l’esempalre come una prima edizione. Ex-libris privato manoscritto seicentesco all’interno del piatto posteriore. Nel complesso esemplare in buone condizioni di conservazione. Ritratto di Tasso al frontespizio. Prima non comune edizione completa di quest’opera del grande poeta, scrittore, drammaturgo e filosofo sorrentino, Torquato Tasso (Sorrento, 11 marzo 1544 – Roma, 25 aprile 1595). “Le sette giornate” riprendono la tradizione della seconda metà del cinquecento delle cosidette “poesie delle lacrime e fanno parte delle “opere devote” del Tasso. Composta durante il soggiorno romano del 1590, le “Sette giornate” vogliono essere ua glorificazione dell’operato divino durante i sette giorni della creazione del mondo. Lo scritto che rimase poi incompiuto, risente notevolmente dell’influenza di di Lucrezio e del poema dell’ugonotto francese, Du Bartas dal titolo "La Semaine". Scrive Bartolomeo Gamba nel suo Serie dei testi di lingua, Venezia, 1889: “Prima edizione intera essendosi impressi I due primi Giorni del Mondo creato in Venezia, Ciotti, 1600, in-4 procurata da Angelo Ingegneri contro la volontà del Cardinale Aldobrandini, cui importava che l’opera si stampasse ben sanata d’ogni mancamento che vi fosse, e dopo fatto il confronto con gli originali. Scrisse il Serassi, che nella libreria Albani serbavasi un esemplare di questa edizione corretto sopra due manoscritti originali del Tasso. Nelle parecchie ristampe fattene non sembra che siasi ancora provveduto alla scelta della più sana lezione”. Rif. Bib.: Brunet, V, 672; Graesse, VII, 37; Gamba, 965.