Le navigationi et viaggi, fatti nella Turchia, di Nicolò de’ Nicolai del Delfinato, Signor d’Arfevilla. nuovamente tradotto di francese in italiano da Francesco Flori

Folio (cm. 30), 12 cc.nn., 192 pp. (i.e. 190, omesse nella numerazione le pp. 143-144). Assente l’ultima carta bianca. Con 67 finissime illustrazioni incise su rame a piena pagina n.t. Marca tipografica al frontespizio. Testatine, fregi e capilettera xilografici. Splendida legatura ottocentesca alle armi in marocchino color bronzo (firmata Belz-Niédrée). Dorso con nervi, riquadri, monogrammi AM e titolo impressi in oro. Doppie cornici e stemma araldico al centro ai piatti. Tagli dorati. Dentelles e carte di guardia in seta moiré. Provenienza: André-Prosper-Victor Masséna, duca di Rivoli, principe di Essling, figlio maggiore del maresciallo André Masséna. Esemplare in eccellente stato di conservazione. La più bella e ricercata edizione in italiano di quest’opera, la cui edizione originale in francese fu stampata a Lione nel 1567-1568. Le due precedenti edizioni in lingua italiana (1576 e 1577), entrambe pubblicate ad Anversa, differiscono dalla nostra poiché in formato più piccolo, illustrate da sole 60 tavole, peraltro xilografiche. Sette incisioni compaiono nella presente edizione veneziana per la prima volta rispetto alle precedenti in italiano e francese. Il Nicolai (1517-1583), geografo di Enrico II, scrisse questo resoconto del viaggio che intraprese con l'ambasciatore francese Gabriel de Luels signore d'Aramon. Nella prima parte (primo e secondo libro) viene descritto il viaggio (e le disavventure) illustrandone le varie tappe (Algeri, Malta, Tripoli, ecc.); nella seconda (terzo e quarto libro) vengono descritte le popolazioni, le tradizioni, le città, gli abiti. Le numerose incisioni raffigurano, con una estrema ricchezza di particolari, gli abiti di un gran numero di personaggi: il gentiluomo persiano, lo schiavo moro, il derviscio religioso Turco, i Tarlachi religiosi turchi, ecc. Adams, N-253; Blackmer, 1196; Mortimer, 319.