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Libri antichi e moderni

François Villon

LE LAIS, LE TESTAMENT ET LES BALLADES. TESTO ORIGINALE. COMMENTO DI FERDINANDO NERI

CHIANTORE, 1944

23,39 € 25,99 €

Studio Maglione Maria Luisa

(Napoli, Italia)

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Dettagli

Anno di pubblicazione
1944
Luogo di stampa
TORINO
Autore
François Villon
Volumi
1
Editori
CHIANTORE
Formato
23 cm
Soggetto
Poesia, Medioevo, Letteratura francese, Classici, Quattrocento, Opere letterarie
Descrizione
BROSSURA
Lingue
Italiano
Legatura
Brossura
Prima edizione

Descrizione

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Le Lais («Il lascito») è un'opera giovanile di François Villon (1457) composta di quaranta ottave di ottonari, in cui l'autore, gioioso studente, elargisce una serie di «doni» o di «lasciti» più o meno strambi, ma sempre crudeli e spesso divertenti, destinati ai suoi nemici. I suoi bersagli favoriti sono le autorità, la polizia, gli ecclesiastici troppo ben pasciuti, i borghesi, gli usurai, insomma i bersagli eterni della contestazione studentesca e proletaria. Egli riprende in questo testo vari generi letterari conosciuti: viste le circostanze (la partenza per Angers a causa di una donna) e l'utilizzo dei motivi dell'amore cortese dei trovieri, potrebbe essere un congé, sulla scia della tradizione di Arras, nel quale il poeta galante lascia la sua dama che l'ha fatto troppo soffrire. Tuttavia, qui è questione di «lasciti» (lais deriva dal francese «laisser»), di doni che fanno pensare ai testamenti letterari, come quello di Eustache Deschamps che parodiava alla fine del XIV secolo ogni sorta di documento legale. Infine, nelle ultime strofe, Villon riprende a suo modo il tema molto usato del songe, nel quale l'autore racconta un'avventura che gli è capitata in sogno. Parodia del congé, testamento satirico e songe ironico: Le Lais è tutte queste cose insieme.

Le Testament (a volte chiamato anche Le grand Testament per distinguerlo da Le Lais, opera che viene talvolta chiamata Le petit Testament) è un'opera poetica di François Villon composta nel 1461, in versi ottonari. È molto meno omogenea di Le Lais, giacché comprende più di una ventina di poesie relativamente autonome. Se il testo, come già faceva Le Lais, riprende l'idea della parodia di un atto giuridico, esso si presenta come una colonna vertebrale sulla quale viene innestata ogni sorta di digressione sull'ingiustizia, la fuga del tempo, la morte, la saggezza. così come poesie autonome spesso presentate come «lasciti». Si ritrova tuttavia la penna vivace e acerba e l'umore ora nero e sottile, ora schiettamente scherzoso e licenzioso che caratterizzano Villon. Forse l'autore intende qui presentare un largo spettro dei suoi talenti con lo scopo di attirare l'attenzione di un eventuale mecenate: il Testament diviene così una sorta di «biglietto da visita». Il testo si rivolge sia ai suoi vecchi compagni, sia alla folla di miserabili acculturati prodotti a quell'epoca dalla Sorbona.

Il Testament ha fama di essere uno dei più bei testi letterari del tardo Medioevo, e può essere per certi versi considerato il capolavoro di Villon.

Fabrizio De André, soprattutto all'inizio della carriera, sulle orme di Brassens, spessò si ispirò a Villon: in particolare l'album Tutti morimmo a stento (1968) è ispirato alle atmosfere villoniane, e una canzone è intitolata La ballata degli impiccati.

Descrizione bibliografica
Titolo: Le lais, le testament et les ballades: testo originale
Commento di: Ferdinando Neri
Autore: François Villon
Traduzione di: Ferdinando Neri
Editore: Torino: Chiantore, 1944 (Stab. Grafico Vogliotti)
Lunghezza: XL, 283 pagine, [8! c. di tav.: ill.; 22 cm
Lingua: FRANCESE MEDIO (1400-1600 CA.), ITALIANO
Soggetti: Poeti francesi del XV secolo, Letteratura francese, Classici, Ballate, Poeta maledetto, Cultura medievale, Petit Testament, Burlesco, Letteratura medievale, Quattrocento, Il lascito, Le grand Testament, Edizioni critiche, Grotesques, Francia, Sainte-Beuve, Schwob, Impiccati, Poésies complètes, Opere letterarie, Componimenti poetici, Poesia, Libri rari, Poemi francesi, Satira, Medioevo, Libri Vintage Fuori catalogo, Arthur Rimbaud, Critica letteraria moderna, Saurès, Théophile Gautier, Collezionismo, Ballata, French poets of the fifteenth century, French literature, Classics, Ballads, Poet cursed, Medieval culture, Burlesque, Medieval literature, Fifteenth century, The legacy, Le grand Testament, Critical editions, France, Hanged, Literary works, Poetry, French poems, Satire, Middle Ages, Rare Out of print books, Modern literary criticism, Collectibles, Poètes français du XVe siècle, Littérature française, Classiques, Ballades, Poète maudit, Culture médiévale, Burlesque, Littérature médiévale, XVe siècle, L'héritage, Éditions critiques, France, Pendus, Œuvres littéraires, Poèmes, Poésie, Livres rares, Français poèmes, Moyen Âge, Livres épuisés, Critique littéraire moderne, Objets de collection, Rinascimento, Renaissance
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