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Libri antichi e moderni

Judica Gabriele

Le Antichità di Acre scoperte, descritte ed illustrate.

Pappalardo, 1819 (ma 1820)

2000,00 €

Casella Studio Bibliografico

(Napoli, Italia)

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Dettagli

Anno di pubblicazione
1819 (ma 1820)
Luogo di stampa
Messina
Autore
Judica Gabriele
Editori
Pappalardo
Soggetto
Sicilia, Noto, Siracusa, Palazzolo Acreide
Sovracoperta
No
Stato di conservazione
Nuovo
Legatura
Rilegato
Copia autografata
No
Print on demand
No
Condizioni
Nuovo
Prima edizione

Descrizione

Messina, Giuseppe Pappalardo, 1819 (ma 1820). In folio; ritratto dell'autore in ovale all'antiporta, titolo, pp. 4 n.nn., V, 5 bianche, 2 n.nn., 167, 1 n.n. con errata, X, 2 bianche. 34 tavole. Mezza pelle posteriore con angoli, dorso a cordoni con titolo e fregi in oro. Moncada Lo Giudice, 1158: "Raro e molto stimato dice il Mira ed infatti si tratta di un'ottima opera non comune. In fine vi sono 34 tavole f.t. in sanguigna probabilmente incise dal siracusano Giuseppe Politi, che è certamente l'incisore del grande ritratto in ovale dell'autore che si trova in antiporta e che venne disegnato dal catanese Bartolo Ferro. Le tavole descrivono medaglie, fregi, metope, statuette, bronzi, vasi, ecc. tutti reperti scavati dal Barone Judica che fu Regio Custode delle Autorità del distretto di Noto. Le opere di scavo furono condotte nei dintorni di Palazzolo, dove fioriva un tempo la città di Acre. Sia la dedica dell'autore al Duca di Calabria che la lettera elogiativa di Francesco di Paola Avolio portano la data del 1820, nonostante che al frontespizio sia segnata quella del 1819". Narbone I, pag.190; Mira I, pag.496: "Raro e molto stimato"; Cat. Platneriana, pag.32.