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Libri antichi e moderni

G. Nuvoli

Lalla Romano scrittrice a Milano. Atti del Convegno (Milano, 1-8 giugno 2007)

Cesati, 2013

33,25 € 35,00 €

Franco Cesati Editore

(Firenze, Italia)

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Dettagli

Anno di pubblicazione
2013
ISBN
9788876674327
Pagine
186
Collana
Quaderni della Rassegna (74)
Editori
Cesati
Formato
230×160×10
Curatore
G. Nuvoli
Soggetto
Romano, Lalla, Studi letterari: 1900–2000 ca., Studi letterari: narrativa, romanzieri e scrittori di prosa, Biografie: scrittori, Italiano
Stato di conservazione
Nuovo
Lingue
Italiano
Legatura
Brossura
Condizioni
Nuovo

Descrizione

È il 1947 quando Lalla Romano lascia Cuneo per raggiungere il marito, Innocenzo Monti, nella città che farà da sfondo al resto della sua vita: Milano. La Milano delle macerie e dei bombardamenti, dei salotti letterari, dei caffè e degli incontri con gli amici scrittori - Solmi, Sereni, Vittorini, Sciascia, Bacchelli. La Milano di via a Brera dove l'autrice vive e scrive, guardando la grande magnolia che ha schivato la seconda guerra mondiale. È qui che dimentica i pennelli e inizia a scrivere, spinta dal clima di fervore intellettuale che caratterizza gli anni del Dopoguerra: La penombra che abbiamo attraversato è il libro che la consacra tra gli scrittori di fama ma è Le parole tra noi leggere che le varrà il Premio Strega. La vita della scrittrice è tracciata a maglie larghe, ma con riferimenti puntali e citazioni, da Giuliana Nuvoli, curatrice del volume "Lalla Romano scrittrice a Milano" che raccoglie gli atti del convegno svoltosi nel capoluogo lombardo nel giugno del 2007. Dopo l'excursus lungo la vita della scrittrice, il saggio di Cesare Segue svela il risvolto privato del più grande successo editoriale della Romano, Le parole tra noi leggere, libro che le costerà però il cocente rancore del figlio Piero, protagonista dichiarato del romanzo. Dedicato a Diario ultimo, opera pubblicata postuma nel 2006, è invece il contributo di Duccio Demetrio che affronta il delicato tema dell'autobiografia, ripreso anche dal saggio di Bruno Pischedda.
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