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Libri antichi e moderni

[Ronda, La] Cardarelli, Vincenzo - Saffi, Aurelio Emilio [Dirett, A Da]

La Ronda Letteraria mensile

Stampa: Officina Tipografica Bodoni - Roma (primi tre numeri) - Tipografia Cooperativa Sociale - Roma (dal quarto al sesto - numero) - Società Poligrafica Nazionale - Roma (fino ai numeri 9 e 10 del - 1922) - Stabilimento poligrafico per l’Amministrazione della Guerra e - Stabilimento poligrafico per l’Amministrazione dello Stato - - Roma (ultimi due numeri: novembre 1922 e dicembre 1923),, 1919-1923

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Pontremoli srl Libreria Antiquaria

(MILANO, Italia)

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Dettagli

Anno di pubblicazione
1919-1923
Luogo di stampa
Roma,
Autore
[Ronda, La] Cardarelli, Vincenzo - Saffi, Aurelio Emilio [Dirett, A Da]
Volumi
8 voll.,
Editori
Stampa: Officina Tipografica Bodoni - Roma (primi tre numeri), Tipografia Cooperativa Sociale - Roma (dal quarto al sesto, numero), Società Poligrafica Nazionale - Roma (fino ai numeri 9 e 10 del, 1922), Stabilimento poligrafico per l’Amministrazione della Guerra e, Stabilimento poligrafico per l’Amministrazione dello Stato -, Roma (ultimi due numeri: novembre 1922 e dicembre 1923),
Formato
in 8°,
Edizione
Edizione originale.
Soggetto
Poesia Italiana del '900 Narrativa Italiana del '900
Descrizione
brossure arancioni con titoli rossi e neri ai piatti,
Prima edizione

Descrizione

PERIODICO Edizione originale. Tutto il pubblicato, compreso il numero straordinario uscito nel dicembre 1923 in sostituzione del numero del dicembre 1922 mai pubblicato. Fascicoli in ottimo stato rilegati in otto volumi in cartonato rosso con titoli oro al dorso e acetato. Conserva la prima brossura originale per ogni volume. La rivista «La Ronda», tra le più importanti riviste letterarie del Novecento, cominciò le proprie pubblicazioni a Roma nell’aprile del 1919. Inizialmente diretta da un comitato redazionale composto da Vincenzo Cardarelli, Emilio Cecchi, Lorenzo Montano, Riccardo Bacchelli, Antonio Baldini, Bruno Barilli e Aurelio Emilio Saffi – ovvero “i sette savi” come amavano definirsi-, a partire dal quarto numero del 1920 la direzione passò formalmente in mano ai soli Cardarelli e Saffi allargando tuttavia il gruppo dei collaboratori esterni che includeva, tra gli altri, Carlo Carrà, Ardengo Soffici, Guglielmo Ferrero e Vilfredo Pareto. Nata con lo scopo di restituire vigore alla tradizione letteraria italiana minacciata – secondo i rondisti – dalle spinte sperimentali e avanguardiste (con i futuristi, ma anche Pascoli, riconosciuti come principali responsabili dell’impoverimento della letteratura contemporanea), «La Ronda» vedeva in Manzoni e, ancor di più, in Leopardi i modelli a cui guardare. Non a caso, proprio a Leopardi sarà dedicato il corposo numero triplo del marzo/aprile/maggio 1921 «Il Testamento letterario di Giacomo Leopardi» con la curatela di Vincenzo Cardarelli. Nonostante la condivisione di questa causa comune e il forte legame di amicizia tra i membri fondatori, la rivista cessò le pubblicazioni dopo neppure 4 anni di vita a causa di forti divisioni interne: il penultimo numero uscì infatti nel novembre del 1922 prima che nel dicembre 1923 venisse pubblicato, con la dicitura “numero straordinario”, l’atto finale di questa fondamentale avventura culturale ed editoriale tesa a ridare vita e nuove identità al classicismo e alla sua eleganza.