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Libri antichi e moderni

Riall, Lucy

La rivolta. Bronte 1860

Laterza, 2012

18,00 €

Salvalibro Snc

(Foligno, Italia)

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Dettagli

Anno di pubblicazione
2012
ISBN
9788842096757
Luogo di stampa
Bari
Autore
Riall, Lucy
Pagine
353
Editori
Laterza
Formato
21 cm
Soggetto
Italia borbonica Borboni Regno Due Sicilie
Descrizione
paperback
Stato di conservazione
Nuovo
Lingue
Italiano
Legatura
Brossura
Condizioni
Nuovo

Descrizione

Collana "Quadrante" - Volume nella sua brossura originale con bandelle, 362 pagine con figure su tavola non comprese nel testo. Copia in condizioni di nuovo, ancora sigillata - brand new in original shrink-wrap. Spedizione in 24 ore dalla conferma dell'ordine. - "Triste missione per noi venuti a combattere per la libertà!". Parla Nino Bixio, il più intransigente comandante di Garibaldi. Ha appena assistito all'esecuzione dei cinque uomini considerati colpevoli dell'efferata rivolta di Bronte: nei primi giorni dell'agosto 1860, migliaia di contadini, bande di uomini e di donne, avevano saccheggiato, distrutto, rubato. In mezzo al fumo degli incendi, i proprietari terrieri e i loro funzionari trascinati fuori dalle loro case, torturati, uccisi, gettati nel fuoco. Bixio proclama lo stato d'assedio e ordina un generale disarmo. Il suo compito è di fare in modo che i processi a carico degli insorti comincino velocemente, ricorrendo ai decreti che consentivano ai tribunali militari di applicare procedure sommarie per reati contro l'ordine pubblico. Alla rivolta feroce si risponde con una repressione brutale. Ma Garibaldi non era un liberatore? Allora, perché i plotoni di esecuzione? Perché sono proprio i garibaldini a opporsi alle speranze contadine di ottenere terra e migliore qualità di vita? La rivolta di Bronte dura non più di sei giorni ma la sua fama è sopravvissuta a lungo. Le è stato attribuito un grande valore simbolico. Eppure ancora non la si conosce veramente. "Se consideriamo quanto profondamente Bronte sia collegata ai miti e ai contromiti di Giuseppe Garibaldi e dell'ammiraglio Nelson, al Risorgimento italiano, alla questione meridionale e all'Impero britannico, stupisce che la sua storia non sia stata oggetto di analisi più approfondite."
 
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