Questo sito usa cookie di analytics per raccogliere dati in forma aggregata e cookie di terze parti per migliorare l'esperienza utente.
Leggi l'Informativa Cookie Policy completa.

Libri antichi e moderni

TRISSINO, Giovan Giorgio.

La Poetica, di M. Giovan Giorgio Trissino.

(In fine:) Stampata in Vicenza per Tolomeo Ianiculo, nel MDXXIX, 1529

3400,00 €

Pregliasco Libreria Antiquaria

(Torino, Italia)

Parla con il Libraio

Metodi di Pagamento

Dettagli

Anno di pubblicazione
1529
Luogo di stampa
Vicenza
Autore
TRISSINO, Giovan Giorgio.
Editori
(In fine:) Stampata in Vicenza per Tolomeo Ianiculo, nel MDXXIX
Soggetto
Libri Antichi
Stato di conservazione
Buono
Legatura
Rilegato
Condizioni
Usato

Descrizione

>in-fol. piccolo (277x180 mm.), carattere corsivo italico, ff.LXVIII, impresa dello stampatore al verso dell'ultimo foglio. Legatura coeva p.pergamena molle (con antico restauro sul piatto anteriore). Prima edizione e prima tiratura, esemplare portante l'errore di data 1549 anziché 1529 e senza due fogli di Errata in fine, presenti assai raramente, aggiunti agli esemplari successivi con la data corretta in MDXXIX. Noto e influente studio letterario del Trissino (Vicenza 1478 - Roma 1550) sulla poesia italiana del rinascimento, distinto in quattro ''divisioni'' (o capitoli). Notevole importanza storica ebbero la tesi da lui sostenuta nel quadro della polemica della lingua ed i suoi studi volti ad una sistemazionbe grafica e grammaticale della lingua italiana. Nel 1562 una nuova edizione, postuma, fu arricchita di due nuovi capitoli (''divisioni'' 5 e 6). Esemplare assai bello e puro, impresso su carta pesante, con ex-libris coevo elegantemente manoscritto ''Philippi Florenij et Amicor. fidelium'' sul f. di titolo. RIVEDERE Dopo aver riportato alla luce il De vulgari eloquentia, ignorato o negletto per due secoli, nelle ultime due parti della Poetica, apparse postume (1562), il Trissino perseguì con scarso successo poetico ma con eccezionale vigore e rigore critico il miraggio di una letteratura italiana che riconoscesse in Dante, non nell'amoroso Petrarca e nel lascivo Boccaccio, il suo primo e maggiore maestro di lingua e di poesia: Dante che, com'è detto nella Poetica, sta nel novero degli «eccellentissimi poeti di ogni lingua» con Omero e Virgilio. Il rapporto fra Dante e Omero, al di sopra dell'intermedio Virgilio, torna e si precisa e giustifica nella Poetica del Trissino, che erede in ciò dell'umanistica riscoperta di Omero nel tardo Trecento (e per quanto attiene Dante, del commento di Benvenuto), in ciò anche anticipa la successiva riscoperta dell'uno e dell'altro poeta nel tardo Settecento. Ex libris manoscritto alla sguardia e alla prima carta. "Philippi Floreny, et Amico fidelium".
  Gamba n.1706. Adams T-955. CNC 25808