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Libri antichi e moderni

Valentino, Giovanni Battista [Giambattista, Giovan Battista]

La Mezacanna [mezza canna] co lo Vasciello [vascello] dell’arbascia. Poema n'ottava rimma a lengua napoletana de Giammatista Valentino

per Luc’Antonio di Fusco,, 1669

550,00 €

Pontremoli srl Libreria Antiquaria

(MILANO, Italia)

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Dettagli

Anno di pubblicazione
1669
Luogo di stampa
Napoli,
Autore
Valentino, Giovanni Battista [Giambattista, Giovan Battista]
Pagine
pp. [22] (dedicatoria; “A chi sa leggere”; 7 sonetti in lode dell’opera e imprimatur) 240.
Editori
per Luc’Antonio di Fusco,
Formato
in 8° (mm105x105),
Soggetto
Letteratura Antica Dialettali e Storia Locale
Descrizione
mezza pelle ottocentesca, titoli oro al dorso, piatti cartonati rivestiti di carta con disegni geometrici,

Descrizione

LIBRO Pregevole edizione settecentesca. Qualche pagina con bruniture, segni di tarlo al margine bianco di poche pagine (ben restaurate) ma nel complesso buon esemplare. Terza edizione di questo poemetto pubblicato per la prima volta nel 1660, che conobbe molte edizioni nei decenni successivi, strutturato come un dialogo tra Titta (diminutivo di Giovanni Battista, cioè lo stesso Valentino) e Masillo (diminutivo di Tommaso). Della misura di 8 palmi (poco più di 2 metri), la “canna” era l’unità di lunghezza principale nel Regno di Napoli prima dell’introduzione del sistema decimale; il poema consta di 4 canti, ciascuno dei quali è chiamato «parmo» (cioè palmo), andando a comporre quindi la «mezza canna» del titolo, il cui significato si rifà alla «mezza misura».e all’«aurea mediocritas», che l’autore non vede dovunque si volti, come precisa nella prefazione «A chi sa leggere». Fa da proemio «Lo vasciello dell’arbascìa» («il vascello dell’alterigia»), in cui Valentino immagina che una nave chiamata Arbascia sia giunta nel porto di Napoli, piena di orpelli per persone vanitose. Cfr Piantanida, 3055; Malato, «La poesia dialettale napoletana», Napoli, Edizioni Scientifiche Italiane, 1960, pp. 219-220.

Edizione: pregevole edizione settecentesca.
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