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Libri antichi e moderni

Marinetti, Filippo Tommaso - Publio Cornelio Tacito [Tacitus, Tacite]

La Germania [De origine et situ Germanorum]. Versione di F.T. Marinetti

Istituto Editoriale Italiano [di Umberto Notari],, 1928

300,00 €

Pontremoli srl Libreria Antiquaria

(MILANO, Italia)

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Dettagli

Anno di pubblicazione
1928
Luogo di stampa
Milano,
Autore
Marinetti, Filippo Tommaso - Publio Cornelio Tacito [Tacitus, Tacite]
Pagine
pp. 190 [24 con «Vita e opere di Tacito» e un ampio catalogo e rassegna stampa della collezione]; come abitudine dell’editore, la numerazione parte da [3] senza che manchi niente, probabilmente includendo nel conteggio anche il foglio di guardia anteriore; prime pagine decorate da Duilio Cambellotti.
Collana
«Collezione Romana diretta da Ettore Romagnoli» [n. 84],
Editori
Istituto Editoriale Italiano [di Umberto Notari],
Formato
in 16°,
Edizione
Prima edizione di questa traduzione.
Soggetto
Futurismo Letteratura Antica Storia
Descrizione
tela editoriale nera con tasselli in pelle rossa e fregi in oro, sovracoperta rossa stampata in oro sul dorso e alle cerniere, dove campeggiano i fasci littori disegnati da Duilio Cambellotti;
Prima edizione

Descrizione

LIBRO Prima edizione di questa traduzione. Esemplare completo della rarissima sovracoperta rossa, sostanzialmente integra (una piccola mancanza al taglio alto di quarta di copertina, senza perdite di parte a stampa); minime tracce di residuo al piede della tela nera; interno pulito e solo lievemente ingiallito, in ottime condizioni. Testo a fronte latino-italiano, con una breve prefazione del traduttore. In coda, per circa settantacinque pagine, il «Discorso su Tacito» di Atto Vannucci (1810-1883), ovvero per esteso «Di Tacito della sua vita e delle sue opere». Patriota, pubblicista e classicista dilettante, Vannucci curò a metà Ottocento molti volumi della «Biblioteca dei classici latini con commenti italiani per uso delle scuole» pubblicata dalla Tipografia Aldina di Prato, riunendo poco dopo in volume a sé i suoi saggi introduttivi (Studi storici e morali intorno alla letteratura latina, Torino 1854). Più volte ristampati, sia il libro dei saggi che le opere nella sua curatela, divennero un classico della divulgazione evidentemente ancora in auge settant’anni dopo. -- La versione di Marinetti dell’operetta tacitiana esce nella «Collezione romana» di Romagnoli per Notari, un’operazione commerciale molto criticata, abbondantemente sovvenzionata dallo Stato, entro la quale diversi titoli minori furono affidati in traduzione a personaggi celebri ma del tutto inadatti. Il lavoro di Marinetti è originale, non opera di un redattore fantasma come in altri casi, e come tale infarcito di errori dovuti a incomprensione dell’originale latino: «[.] accanirsi sul Marinetti latinista è esercizio fin troppo facile [.]. È quindi utile indagare piuttosto sull’interesse storico-culturale della versione di Marinetti, in particolare sulle sue scelte linguistiche che privilegiano la paratassi e un lessico che indulge all’icastico, all’immaginifico, al potente. [.] La sua versione della “Germania” è forse più fascista che futurista in senso proprio, certo poco attenta ad aderire al testo, e volta essenzialmente a riprodurre una sonorità immaginifica» (Giusto Traina, «Tacito futurista», in: Scrittori che traducono scrittori, Alessandria 2017, pp. 39-41). -- Fu ripubblicata dallo stesso editore nel 1931 (brossura color tabacco stampata in nero con “lupa romana” impressa a secco in copertina; indicazione di «seconda edizione»), poi almeno da Garzanti nel 1946 e in edizione d’artista per i Cento Amici del Libro nel 1993. Bibl. Cammarota, Marinetti, n. 133iii