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Libri antichi e moderni

Cesare Brandi, P. D'Angelo

La fine dell'avanguardia

Quodlibet, 2013

12,82 € 13,50 €

Quodlibet

(Macerata, Italia)

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Dettagli

Anno di pubblicazione
2013
ISBN
9788874625352
Autore
Cesare Brandi
Pagine
194
Collana
Bis (9)
Editori
Quodlibet
Formato
193×123×21
Curatore
P. D'Angelo
Soggetto
Avanguardie, Teoria dell’arte, Storia dell’arte, XX secolo, 1900–1999
Stato di conservazione
Nuovo
Lingue
Italiano
Legatura
Brossura
Condizioni
Nuovo

Descrizione

Il saggio che dà il titolo al presente volume è del 1949, e costituisce uno di quei felici casi in cui non solo un testo dopo tanti anni non ha perso smalto e vigore, ma addirittura continua a fornire suggerimenti interpretativi in ambiti del reale non prevedibili per lo stesso autore. Parlando di "fine dell'avanguardia" Brandi chiama in causa un paradigma dell'opera d'arte e della funzione dell'artista che fa risalire al romanticismo che con le avanguardie novecentesche raggiunge il suo punto di estenuazione e che non sembra più lasciare spazio a nuove modalità espressive degne del titolo di "arte". L'unica supplenza è ormai costituita, in Occidente, dai "circenses": il cinema, che per Brandi non potrà mai costitutivamente assurgere alla funzione di opera d'arte, e lo spettacolo sportivo. La parabola presa in esame, in cui viene alla luce una formidabile padronanza non solo del campo pittorico, ma anche di quello architettonico, musicale, letterario, coinvolge ambiti culturali più ampi, dalla politica alla filosofia, e si rivela in grado di setacciare ogni tipo di geografia spazio-temporale.
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