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Libri antichi e moderni

Compagnone, Luigi

La festa

Pasquale Prunas Editore (Arti Grafiche Dottor Dino Amodio),, 1946

200,00 €

Pontremoli srl Libreria Antiquaria

(MILANO, Italia)

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Dettagli

Anno di pubblicazione
1946
Luogo di stampa
Napoli,
Autore
Compagnone, Luigi
Pagine
pp. 72 [4] e 4 pp. di catalogo editoriale in carta diversa in fine.
Collana
«Il contrabbandiere», collezione diretta da Pasquale Prunas, poesia n. 1,
Editori
Pasquale Prunas Editore (Arti Grafiche Dottor Dino Amodio),
Formato
in 16°,
Edizione
Prima edizione.
Soggetto
Poesia Italiana del '900
Descrizione
brossura crême stampata in nero ai piatti (dorso muto) con titolo in rosso al piatto anteriore; sovracoperta stampata in rosso e nero con raffinata grafica d’avanguardia e un’immagine fotografica semitrasparente di sfondo che riempie l’intera ‘bianca’ visibile della sovracoperta; risvolti parlanti;
Prima edizione

Descrizione

LIBRO Prima edizione. Fioriture alla sovracoperta, per il resto un più che buon esemplare di questo raro libro. Rara opera prima e contemporaneamente esordio dei quaderni della rivista «Sud», punto di riferimento meridionale per la gioventù modernista nell’immediato dopoguerrra: «Con questa collana apriamo il nostro contrabbando d’amore per la poesia». Nelle pagine editoriali aggiunte in fine, il manifesto «Per una cultura meridionale». Il motore dell’operazione è Pasquale Prunas, a cui tra gli altri ha dedicato pagine pregnanti Raffaele La Capria in «Napolitan Graffiti», definendolo «grande architetto della pagina di giornale»: «Il terzo numero di “Sud” si apriva con una poesia di Compagnone di cui nessuno di noi è più riuscito a dimenticare il primo verso, una poesia [.] che cominciava così: Questa è la mia città senza grazia. | Qui gli uomini vivono dannati | in una feroce tristezza [.]. Ma ciò che faceva la vera anticipatrice qualità [.] di “Sud” era la straordinaria modernità del materiale fotografico, e soprattutto dell’impaginazione. Bisognerebbe ricordarlo questo, oggi, perché è stato forse proprio qui che si è espresso al meglio il genio giornalistico di Pasquale Prunas: ed è anche per come era fatto, forse più ancora che per come era scritto, che «Sud» meriterebbe di essere ricordato».