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Libri antichi e moderni

Murri Romolo

La crisi spirituale contemporanea. Origini - Orientamenti

presso l'Autore, 1932

260,00 €

Mazzei Libreria Antiquaria

(Bagnone, Italia)

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Dettagli

Anno di pubblicazione
1932
Luogo di stampa
Roma
Autore
Murri Romolo
Editori
presso l'Autore
Soggetto
(Filosofia - Politica - Novecento)
Lingue
Italiano

Descrizione

In-16° (19,5 x 13,6 cm), pp. (2), 54, (2), copertina editoriale. Normali tracce d'uso e del tempo alla copertina, in particolare: segni d'umido, una piccola mancanza nella parte superiore e in quella inferiore del dorso, alcune piccole macchie d'inchiostro nell'angolo inferiore esterno della copertina posteriore. Invio autografo dell'autore alla prima pagina bianca. Patina del tempo alle pagine con arrossature dovute al tipo di carta. Per il resto, ben conservato. L'opera, secondo quanto riportato da Murri nell'avvertenza al lettore, sembra venne stampata in un limitato numero di copie: «Le pagine che seguono sono solo un sommario, un programma, un manifesto: concise, scarne, senza riferimenti e dilucidazioni ed esemplificazioni e sviluppi. Esse riassumono la trama di due distinti volumi. Dal cap. I al IX è tratteggiata una visione del reale, una filosofia. Il cap. X indica il contenuto di un volume di interpretazione e ricostruzione storica, che dovrebbe aver per titolo: L'idea universale di Roma ed i suoi sviluppi. Ma anche questi due volumi, alla loro volta, non avranno la pretesa di esposizioni sistematiche, di opere in sé finite e concluse; vorranno chiarir delle direttive, stimolare alla ricerca, avviare orientamenti verso i quali affluiscano consensi meditati e liberi, contributi e germi di nuovi sviluppi. Per questo ho creduto opportuno rivolgermi da principio a una piccola cerchia di lettori, per vagliare quasi, in preliminari scontri ed incontri di idee, il valore metodico e pratico di un pensiero che non pretende a novità, ma anela all'unità. Esso accetta e salva il principio vitale dell'idealismo: l'insidenza del pensiero-essere in sé; soddisfa all'indirizzo per il quale la più recente scienza della natura sembra trasfigurarsi in filosofia, come la materia si va risolvendo in energia e luce, palpitanti quasi di autodeterminazione; cerca consensi intelligenti fra i seguaci della filosofia tradizionale, solo che essi si rendano conto della necessità di trarne fuori i principii vitali e perenni dalla stessa cultura contemporanea, lasciati i vecchi imparaticci. Chi scrive sa che ciascuna di queste parti gli manderà incontro lettori solleciti, non di cercare la verità, ma di salvare quella che professano essere la verità - ed è la loro verità, il loro interesse - dall'incomodo di possibili revisioni integratrici: ma confida negli spiriti più alti e sereni e nell'intimo senso di disagio di quelli che non hanno una loro filosofia bella e fatta ed incominciano a sospettare una qualche vaga responsabilità delle filosofie litiganti, che essi conoscono, nello smarrimento dello spirito contemporaneo. Anche fra queste la nostra vuole essere una parola di pace». Indice. Al lettore; Cap. I. Positivismo e idealismo. Loro opposizione e coincidenza; Cap. II. La realtà come coscienza; Cap. III. Cosmocoscienza e autocoscienza; Cap. IV. L'eautocoscienza, o il soggetto; Cap. V. La dialettica reale; Cap. VI. La creazione; Cap. VII. Dualità ed eticità. La libertà morale come scelta; Cap. VIII. La personalità; Cap. IX. L'immortalità; Cap. X. Storia e istituti sociali. Romolo Murri (Monte San Pietrangeli (AP) 1870 - Roma 1944), fu sacerdote, filosofo, teologo e uomo politico. Laureatosi in teologia alla Pontificia Università Gregoriana, fu ordinato sacerdote nel 1893. Studiò filosofia alla facoltà di Lettere della Regia Università di Roma, dove seguì anche le lezioni di Antonio Labriola. Convinto che solo la nascita di una forte coscienza politica nelle masse cattoliche potesse condurre al miglioramento della vita civile e sociale dell'Italia del suo tempo, si impegnò in un'intensa attività di sensibilizzazione politica dei giovani universitari, attività che, nel 1894, lo vide tra i promotori della fondazione della FUCI (fondata poi ufficialmente nel 1896) e che lo portò ad avviare le riviste Vita nova e Cultura sociale. Nel 1900 fu tra gli ideatori del movimento della Democrazia Cristiana Italiana, con l'intento di dar vita ad un partito politico autonomo rispetto alla gerarchia ecclesiastica: l'iniziativa non venne accolta favorevolmente dagli ambienti vaticani più influenti e il partito venne sciolto d'autorità da Pio X nel 1904. Riluttante alle censure d'oltre Tevere, nel 1905 fondò la Lega Democratica Nazionale: continuando ad occuparsi di organizzazione politica dei cattolici contro le direttive della Chiesa, nel 1907 viene sospeso a divinis e nel 1909 scomunicato. In questo stesso anno partecipò alle elezioni politiche e venne eletto deputato nelle liste della Lega Democratica Nazionale: ripresentatosi alla tornata del 1913, non fu riconfermato. Dopo il conflitto bellico, alla vigilia del quale era stato tra gli interventisti, si avvicinò al fascismo: allontanatosene presto, espresse sferzanti giudizi sul Concordato del 1929. L'ostilità delle gerarchie ecclesiastiche ed il suo antifascismo lo estromisero, di fatto, dalla scena politica attiva. Si sposò, ebbe un figlio e si dedicò alle attività di giornalista, pubblicista e saggista. Nel novembre 1943 papa Pio XII ne revocò la scomunica.