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Libri antichi e moderni

Alamanni Luigi - Rucellai Giovanni

La Coltivazione di Luigi Alamanni e Le Api di Giovanni Rucellai con annotazioni del dottor Giuseppe Bianchini da Prato sopra La Coltivazione e di Roberto Titi sopra Le Api

dalla Società Tipografica de' Classici Italiani, 1804

120,00 €

Gilibert Galleria Libreria Antiquaria

(Torino, Italia)

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Dettagli

Anno di pubblicazione
1804
Luogo di stampa
Milano
Autore
Alamanni Luigi - Rucellai Giovanni
Editori
dalla Società Tipografica de' Classici Italiani
Soggetto
Agricoltura e apicoltura, Letteratura italiana, Poesia didascalica
Sovracoperta
No
Stato di conservazione
Accettabile
Lingue
Italiano
Copia autografata
No
Print on demand
No
Condizioni
Usato
Prima edizione
No

Descrizione

In-8°, pp. 88 (con la vita dell'Alamanni scritta dal Mazzucchelli), 231 (con la 'Coltivazione', 232-324 [alla p. 232 hanno inizio 'Le Api' con paginazione continua ma con autonomo occhietto; alle pp. 303 e sgg. si trova l'indice generale). Brossura originale azzurra con titolo a stampa su tassello cartaceo al dorso. Ritratto dell'Alamanni inciso da Paolo Caronni all'acquaforte all'antiporta; altro ritratto del Rucellai inciso dal Boggi a fronte dell'occhietto de 'Le Api'. Lavori di tarlo alle brossure e alle prime e ultime cc. In barbe, intonso. Edizione ottocentesca annotata di due dei più celebri poemi didascalici della letteratura italiana. 'Edizione fatta sulla Cominiana, coll' aggiunta della Vita dell' Alamanni scritta da Mazzuchelli e colle Notizie e testimoni d' uomini illustri intorno alla Vita e agli scritti di G. Rucellai' (pp. 1-88).' (Fusi). 'La Coltivazione' dell'Alamanni (Firenze, 1495-Amboise, 1556), edita per la prima volta nel 1546 a Parigi e stesa in endecasillabi sciolti, è uno dei capolavori della poesia didascalica italiana, certo la migliore imitazione, nella sua levigata impeccabilità formale, del grande modello delle 'Georgiche' virgiliane. 'L'opera, d'ispirazione fondamentalmente letteraria, è spesso avvivata da una notevole grazia, e alcuni accenni storici rivelano emozioni sincere e patite (l'Alamanni fu dei più nobili esuli fiorentini dopo la caduta della Repubblica). Nella congerie dei poemi didascalici cinquecenteschi questo è certamente fra i più notevli e felici', scrive Mario Sansone in Dizionario Bompiani d. Opere, II, 311. 'Le Api' del Rucellai (Firenze, 1475-Roma, 1525), composte nel 1524, dedicate al Trissino (di cui imitarono la versificazione in vmetro sciolto con esiti assai superiori) ed edite postume nel 1539, costituiscono un'altra cospicua derivazione virgiliana, dal quarto libro delle 'Georgiche', versificando con compassata eleganza il tema delle api, della cura degli alveari e dell'apicultura. Il tema è attinto alla stessa esperienza del Rucellai, che fu per davvero allevatore di api nella sua villa di Quaracchi, nei pressi di Firenze. Fusi, p. 3. Cfr. (varie edizioni): Brunet, I, 126. Graesse, I, 50. Fontanini-Zeno, 310. Razzolini, 9. Olschki, 19414. Pritzel, n. 80. Westbury, 6. Simon, Bibliotheca Bacchica, II, 12. Lastri, Bibliotheca Georgica, p. 3: 'Il più bel Poema Georgico che abbiasi in Italiano'. A. Torno, Mirabilia. Itinerari bibliografici dal XV al XX secolo, Milano, Bocca, 1983, pp. 93-96. Haym, 94, 8. Haller, Bibliotheca Botanica, pp. 296-97. Paleari-Hennsler, p. 13.