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Libri antichi e moderni

Spolverini Gian Battista - Poliziano Angelo

La coltivazione del riso del Marchese Gian Battista Spolverini al cattolico Re Filippo Quinto. Seconda edizione LEGATO con Le elegantissime stanze di M. Angelo Poliziano [cominciate per la Giostra del Magnifico Giuliano Piero de' Medici] e la ninfa tiberina del Molza colla vita del Poliziano scritta dal Sig. Abate Pierantonio Serassi

per Agostino Carattoni - Pietro Lancellotti, 1747-1763

400,00 €

Gilibert Galleria Libreria Antiquaria

(Torino, Italia)

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Dettagli

Anno di pubblicazione
1747-1763
Luogo di stampa
Verona; Bergamo
Autore
Spolverini Gian Battista - Poliziano Angelo
Editori
per Agostino Carattoni, Pietro Lancellotti
Soggetto
Letteratura italina antica, Poesie e stanze
Descrizione
*LeatherBound
Sovracoperta
No
Stato di conservazione
In ottimo stato
Lingue
Italiano
Copia autografata
No
Print on demand
No
Condizioni
Usato
Prima edizione
No

Descrizione

Due volumi distinti in-4° aantico (26x19 cm) racchiusi in elegante legatura coeva in piena pella liscia con titoli e fregi dorati su doppio tassello al dorso a cinque falsi nervi, piatti riquadrati da triplice filetto dorato, tutti i tagli rossi, sguardie in carta decorata policroma. Pp (10), 209, (1), manca l'antiporta figurata allegorica, vignetta al frontespizio, capolèttere animati, vignette di testata e di finale dei quatro libri il tutto finemente inciso in rame; XXIV, 92. Frontespizio della seconda opera rifoderato e rinforzato nel margine interno. Ex-libris applicato alla sguardia mobile anteriore. Pecetta di antica libreria antiquaria torinese applicata al contropiatto anteriore. Più che buon esemplare in bella legatura. Per quanto concerne la prima opera trattasi di noto poemetto in 4 canti in versi sciolti, per il quale l'autore scelse un argomento ancora inedito, fra molti gia' trattati da didascalici veronesi, e che lo stesso Alamanni aveva escluso dalla sua Coltivazione'. Oltre la letteratura e la poesia, riguarda la gastronomia. Pur non essendo edito a Venezia, la prima edizione e' ampiamente descritta da Morazzoni a p. 172, come notevole esempio di tipografia veronese. Cfr. Graesse VI, 472, note B.IN.G., n. 1854, note.