Questo sito usa cookie di analytics per raccogliere dati in forma aggregata e cookie di terze parti per migliorare l'esperienza utente.
Leggi l'Informativa Cookie Policy completa.

Libri antichi e moderni

Camilleri Andrea Calogero.

L’odore della notte.

Mondolibri, 2001

8,00 €

BFS Libreria

(Ghezzano, Italia)

Parla con il Libraio

Metodi di Pagamento

Dettagli

Anno di pubblicazione
2001
Luogo di stampa
Milano
Autore
Camilleri Andrea Calogero.
Editori
Mondolibri
Stato di conservazione
Come nuovo
Condizioni
Usato

Descrizione

221 p. ; 21 x 14 cm. «Ha detto l'odore della notte?». «Sì, a seconda dell'ora la notte cangia odore». A Vigata è tornato l'inverno. Mimì Augello, il braccio destro, forse ha ceduto e sta per sposarsi. L'ultimo regalo di Livia, un pullover mai indossato che Montalbano per sbadataggine (o per rimozione, come dice Livia?) ha sciupato, inoccultabile corpo del reato di distrazione amorosa, scompare e ricompare, come sirena che canta le gioie della famiglia. E il commissario non è più un ragazzino. Lo si avverte perché i segni lasciati da tutte le inchieste passate - e prima di tutto il povero «grande aulivo saraceno» che tante volte lo ha ispirato - riaffiorano qui e là, con i colori della nostalgia, a ogni passo di quest'ultimo caso. Un caso anomalo in cui il cadavere non spunta all'inizio, e Montalbano non ne è proprio il titolare, ma vi si intrufola. Troppe coincidenze lo spingono. Scava nella scomparsa di un finanziere truffatore, che si è portato i soldi di mezzo paese e dintorni, e poi del suo aiutante (due «teste parziali», di quelli che sanno tutto di denaro e non sanno nient'altro e nient'altro sentono). E la soluzione sarebbe una fuga banale, col malloppo sottratto ai molti polli dell'epoca della borsa, connessa a un omicidio, se assai più carica di dolente orrore non si profilasse una soluzione laterale. Sull'enigma della quale Montalbano si sporge a vedere, con la pietà che si prova verso il dramma silenzioso di certe esistenze, mentre uno strano odore «di frutta marcia, di cose che si disfacevano», per qualche tempo, ne aveva sparso come la profezia nella notte di Vigata. «E allora sentì che la notte aveva cangiato odore: era un odore leggero, fresco, era odore d'erba giovane, di citronella, di mentuccia». Legatura editoriale, coperta in cartone rigido telato di colore blu, titolo impresso in oro al dorso, muto il piatto. Sovraccoperta illustrata a colori in carta plastificata lucida con alette. Codice libreria 4708.