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Libri antichi e moderni

Luigi A. Manfreda

L'intimo e l'estraneo. Scrittura e composizione del sé

Quodlibet, 2021

23,75 € 25,00 €

Quodlibet

(Macerata, Italia)

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Dettagli

Anno di pubblicazione
2021
ISBN
9788822906793
Autore
Luigi A. Manfreda
Pagine
365
Collana
Quodlibet studio. Discipline filosofiche
Editori
Quodlibet
Formato
213×138×32
Soggetto
Filosofia occidentale: dal 1800 in poi, Studi letterari: generale
Stato di conservazione
Nuovo
Lingue
Italiano
Legatura
Brossura
Condizioni
Nuovo

Descrizione

Per quali esigenze si è costituito un discorso, o meglio: un'ampia serie di discorsi, intorno a ciò che si definisce "spazio interiore", e per quali forme? La sua genesi è legata alla consapevolezza del non coincidere integralmente con ciò che facciamo e diciamo, con i nostri modi d'essere in relazione agli altri. C'è uno scarto, un residuo in cui risiederebbe la nostra identità più profonda – qualcosa che resta sempre indietro, per così dire, rispetto a ciò che di noi si mostra nel quotidiano. Solo collocandosi in questo più proprio ci si emanciperebbe dalla scena in cui si atteggia e gesticola invano la maschera sociale. Per questo, sin dagli inizi della cultura occidentale, sorge la difficile pratica del volgere le spalle al mondo alla ricerca del proprio intimo, del ritrarsi in esso. Ma come individuarlo? Quando si prova a tradurlo in linguaggio, si finisce col tradirlo in un universale in cui si smarrisce. Tale ricerca sembra piuttosto una costruzione del sé. Radicata per secoli nell'idea di un esercizio del libero arbitrio come fulcro dell'anima individuale, è riemersa poi nel più ampio orizzonte del soggettivismo moderno, del suo "umanismo". Pur pensandosi spesso come una sorta di contro-movimento rispetto ad esso, ha finito col situarsi, seppure in una tensione mai risolta, nel suo grande alveo. Questo libro non è una storia dell'idea di interiorità. Pure, individua una delle sue genesi nella tragedia greca. E tenta di cogliere le sue linee essenziali in una serie di figure (filosofi, artisti, scrittori) e di punti di svolta storici in cui essa di volta in volta riaffiora, da Montaigne a Sade, da Dürer a Messerschmidt, da Nietzsche a Rilke.