Questo sito usa cookie di analytics per raccogliere dati in forma aggregata e cookie di terze parti per migliorare l'esperienza utente.
Leggi l'Informativa Cookie Policy completa.

Libri antichi e moderni

Dominique Viseux

L'iniziazione cavalleresca nella leggenda di re Artù

Edizioni Mediterranee 2004,

14,90 €

Medievale Libreria

(Pavia, Italia)

Parla con il Libraio

Metodi di Pagamento

Dettagli

ISBN
9788827217337
Autore
Dominique Viseux
Editori
Edizioni Mediterranee 2004
Soggetto
Immaginario medievale-Miti, leggende e superstizioni

Descrizione

208 pagine. Brossura. cm 15,5 x 21,5. gr 500. Collana: L'opera segreta. Commento dell'editore: Nel mito e nella saga di Re Artù appare evidente uno sviluppo della interpretazione della vita nel suo aspetto sacrificale - nel senso di «rendere sacro» - ispirata ad una chiave di lettura che si propone analoga nei miti indo-europei non meno che nelle leggende greche e scandinave, come anche nella tradizione indù, per giungere fino a quella degli indiani d'America. Il tema dell'iniziazione, poi, e in specie quella regale e cavalleresca, riveste in quest'ambito una estrema importanza e rivela una coerenza simbolica, tale da contraddire talvolta il senso letterale del racconto. Ma nella sostanza questa serie di leggende è perfettamente coerente a se stessa, offrendo un pensiero simbolico e mitico chiaro e preciso. Il cavaliere ha qui lo scopo di percorrere un iter di ricerca e di realizzazione spirituale che si oggettiva attraverso la sottomissione e l'unione con la Dama e la visione del Graal. L'approccio esoterico ha peraltro messo in luce alcuni aspetti del simbolismo che sta alla base della «ricerca» in maniera frammentaria e incompleta. L'Autore ha invece voluto affrontare l'argomento in tutta la sua estensione, mostrando come la trama della leggenda costituisca, di per sé, un riepilogo del «dramma cosmogonico», o meglio una «visione del mondo» espressa nel suo sviluppo temporale. Il mito ha dunque una funzione di insegnamento e conduce l'eroe al sacrificio di sé, sacrificio che si opera in vista di una reintegrazione in uno stato di «non-dualità», affermazione fondamentale per lo svolgersi e il divenire dell'essere.