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Libri antichi e moderni

Malladra, Giuseppe.

L'attività scientifica di Giuseppe Mercalli.

31,50 € 35,00 €

Botteghina D'arte Galleria Kúpros Studio Bibliografico

(Rosignano Solvay, Italia)

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Dettagli

Autore
Malladra, Giuseppe.
Soggetto
Scienze naturali - (Geologia, Vulcanologia, Vulcani)

Descrizione

Rassegna Nazionale, Firenze, 1914. In 8vo grande, in antip. ill. fot. del Mercalli, pp. 31 (con l'Elenco cronologico delle pubblicazioni del Prof. Giuseppe Mercalli), bross. edit. Giuseppe Mercalli, naturalista e vulcanologo italiano (Milano, 1850 – Napoli, 1914). Docente di vulcanologia e sismologia all'Università di Napoli, successe nel 1911 a R. V. Matteucci nella direzione dell'Osservatorio Vesuviano. Esercitò una vasta attività scientifica nelle varie branche delle scienze naturali, ma si dedicò soprattutto a studi di vulcanologia e sismologia. A lui si devono relazioni su terremoti avvenuti in Italia e all'estero e numerosi studi sui fenomeni vulcanici dello Stromboli, di Vulcano e del Vesuvio, la prima carta sismica d'Italia e una scala sismica (scala Mercalli), tuttora usata, anche se con varie modifiche. Tra le sue opere: "Vulcani e fenomeni vulcanici in Italia" (1883), "I vulcani attivi della Terra" (1907). Alessandro Malladra, vulcanologo italiano (Torino, 1865 – Roma, 1944). Tra i successori di Mercalli, fu professore di scienze naturali nel collegio Mellerio - Rosmini di Domodossola, e dal 1910 lavorò nell'Osservatorio vesuviano di cui fu a lungo direttore (dal 1927 al 1935). Autore di importanti scritti geologici e soprattutto vulcanologici, diresse gli"Annali dell'Osservatorio vesuviano" e il "Bulletin vulcanologique". Malladra ha rappresentato una delle figure più importanti della vulcanologia italiana. A lui, infatti, si devono le continue osservazioni dei fenomeni vulcanici del Vesuvio a partire dal 1909. Come riferisce Ungaretti, Malladra "nulla dice di se stesso, delle sue discese nel cratere, attaccato in fondo a trecento metri d’una fune". Poco prima della fine del mandato di direttore donò all’Osservatorio Vesuviano 50 medaglie di lava che costituiscono una buona parte della collezione dell’osservatorio. Il chimico Guido Carobbi nel 1933 rinvenne nelle fumarole del Vesuvio un nuovo minerale che chiamò malladrite in onore del vulcanologo torinese. Ex Libris Giovanni Castellana. Molto buono lo stato di conservazione.