L'Arcadia in Brenta overo la Melanconia sbandita

In 24° (cm 6,5 x 12), legatura piena pelle coeva con titoli e fregi in oro al dorso, pp 405, (3) bianche, stemma dell'A. al frontespizio, impresa tipografica dello stampatore al verso dell'Avviso Ai Lettori; esemplare in discrete condizioni, rifilato al margine superiore sporadicamente con perdita di testo (parte del numero della pagina e della parola GIORNATA), mancanze alle cuffie, forellino di tarlo al piatto posteriore, uniformi bruniture. Celebre raccolta di 45 piacevolissime novelle (prima edizione 1673, versione definitiva 1674) sul modello del Decamerone, ambientate nelle ville palladiane della Riviera del Brenta, infarcite di motti, proverbi, detti misogini e garbatamente licenziosi, archetipo del romanzo settecentesco e della novella di costume, nonchè presupposto ideologico e letterario del grande tema della villeggiatura nel teatro moderno. L'A., Sagredo (1617-1682), fratello del doge Nicolò e lui stesso doge mancato per clamorosi intrighi politici, ambasciatore presso le Corti europee di cui sono celebri le Relazioni, amico di Galileo, fu intimo del Re Sole il quale gli consentì di fregiarsi, per speciale privilegio, di stemma con tre gigli d'oro su banda trasversale, che troviamo in incisione silografica al frontespizio del presente volume. Venticinque il numero di edizioni, spesso clandestine, dell'opera. Non abbiamo trovato esemplari censiti di questa edizione nei database delle biblioteche da noi consultati. Vinciana cita edizione dello stesso anno ma con diversa inc. al front. Michel & Michel, Répertoire, Vol. VIII p. 86; ; Melzi vol. I p. 451.