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Libri antichi e moderni

Percoto Caterina

L' anno della fame e altri racconti. A cura di Alberto Spaini

Giulio Einaudi (S. A. T. E. T.), 1945

25,00 €

Gilibert Galleria Libreria Antiquaria

(Torino, Italia)

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Dettagli

Anno di pubblicazione
1945
Luogo di stampa
Torino
Autore
Percoto Caterina
Editori
Giulio Einaudi (S. A. T. E. T.)
Soggetto
Letteratura italiana, Ottocento, Universale Einaudi
Descrizione
*Flexibound
Sovracoperta
No
Stato di conservazione
In ottimo stato
Lingue
Italiano
Copia autografata
No
Print on demand
No
Condizioni
Usato
Prima edizione

Descrizione

In-16° (18x12 cm), brossura editoriale con titoli al dorso e al piatto anteriore con vignetta incisa ripetuta alla sovracoperta con risvolti paratestuali. Pp XII, 183, (1) Universale Einaudi, 40. Ottimo esemplare privo delle usuali bruniture e con sovracoperta con minimi difetti ma ancora integra e fresca. Edizione novecentesca einaudiana di una selezione di racconti della nota scrittrice friulana (Manzano, 1812-Udine, 1887) stimata da Niccolò Tommaseo e Giosuè Carducci. Il racconto che fornisce il titolo del volume fu d' ispirazione al Verga nel comporre 'la favola immortale' dei Malavoglia. Bindo Chiurlo che nel 1929 curò una riedizione della novelle in lingua friulana della Percoto scrive che: 'La sua attività letteraria, cominciata nel 1844 sulla Favilla di Trieste, e tosto confortata da F. Dall'Ongaro, è costituita quasi esclusivamente di novelle campestri e di schizzi dal vero, sia in italiano sia in friulano. Le sue venti prose friulane, gran parte delle quali rinarrazioni artistiche di novelline popolari, sono, nella loro gracilità, di una freschezza e di una squisitezza che a N. Tommaseo parvero del tutto greche. Non prive, invece, d'ingenuità e di difetti, sia d'invenzione sia di forma, le più ampie e numerose novelle in italiano, sebbene di più ricco contenuto narrativo e specchio più compiuto di quella sana popolazione rurale. Caratteristica delle sue cose migliori è un delicato connubio di realtà e di moralità, che le salva dal moralismo e dal sentimentalismo romantico.'