L'Ammiraglio delle Indie o sia le gesta di Cristoforo Colombo scopritor dell'America. Poema adornato con figure in rame

In-4° (230x180mm), pp. XIV, (2), 236, cartonatura marmorizzata coeva con titolo manoscritto su tassello cartaceo al dorso. Tagli gialli. Vignetta calcografica al titolo con angelo intento a suonare una tromba celeste. Le pp. in nn. romani contengono una lettera dell'autore al di lui fratello; seguono approvazione ed errata. 10 tavv. incise su rame f.t. da Pietro Sardi da invenzione di Domenico Pasquali, a fronte della prima pagina di ciascun canto proemiale. Sparsi aloni e fioriture di lieve entità. Bell'esemplare. Prima edizione di questo poema in 10 canti in ottave sulla scoperta dell'America e le navigazioni di Colombo, pubblicato da Alvise Querini con il suo nome in Arcadia e nato con le ambiziose intenzioni di ricalcare, su tale tema, la grande poesia ariostea e tassiana. Il Querini fu letterato ed ambasciatore della Serenissima a Parigi. Egli fu il primo della sua casata ad aggiungere al proprio cognome anche la denominazione Stampalia per distinguersi da un omonimo alla corte napoleonica di Milano. La presente è la sua opera più significativa dal punto di vista letterario. Melzi, II, 287. Morazzoni, p. 246 (senza conoscere il vero nome dell'autore). Lanckoronska, 175. Sabin, 22416. JCB (1870), III, 1215. Fumagalli / Amat, Bilbiografia degli Scritti Italiani o Stampati in Italia sopra Cristoforo Colombo, 422.