Libri antichi e moderni
Berengario Jacopo Da Carpi.
Isagogae breves perlucide ac uberrime in Anatomiam humani corporis a communi medicorum academia usitatam a Carpo in almo Bononiensi gymnasio ordinariam chirurgiae docente. - Bologna, per Benedictum Hectoris Bibliopolam Bononiensem, 1523 sub die XV Iulii.
23000,00 €
Mediolanum Libreria Antiquaria
(Milano, Italia)
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Dettagli
Descrizione
Seconda edizione con modifiche e aggiunte, anche di tavole.
Una delle opere più significative e rare di tutta la letteratura anatomica prevesaliana.
Berengario nel suo lavoro di ricerca fu tra i primissimi ad operare direttamente sui cadaveri, le sue indicazioni, scoperte e insegnamenti, basati quindi sulla pratica dell'anatomia scientifica, ebbero una risonanza enorme e confluirono, più diffusamente esposte, nell'opera del Vesalio una ventina di anni dopo.
Anche le tavole presenti nell'opera possono essere considerate come uno dei primi cicli di immagini anatomiche con quello, sempre di Berengario da Carpi, preparato e stampato col commento all'opera del Mondino del 1521.
Rispetto all'edizione del 1522, dove le tavole erano 20, questa edizione del 1523 ne presenta 23, così suddivise: le prime 6 raffigurano i muscoli addominali, la tavola 7 una donna seduta con l'addome aperto, la tavola 8 le figure schematiche dell'utero, le tavole 9 e 10 le vene e il cuore, la tavola 11 il cuore, la 12 il cervello, la 13 e 14 la colonna vertebrale, la 15 e 16 le braccia, la 17 le gambe, la 18, 19 e 20 la figura intera dell'uomo con la muscolatura evidenziata, la 21 e 22 lo scheletro davanti e dietro, la 23 le dita della mano e del piede. Inoltre nella carta del titolo, mutata rispetto a quella dell' edizione precedente, in basso appare la scena della dissezione. Queste xilografie evidenziano una notevole qualità, il tipografo Hettore Faelli utilizzò infatti il maggior incisore su legno che in quel periodo era attivo a Bologna: Piero Cisa o Ciza.
“Berengario was the first anatomist to publish illustrated treatises on anatomy based on his own dissections. His Commentaria on the fourteenth-century Anatomia of Mondino was the first work since the time of Galen to display any considerable amount of original anatomical information based upon personal investigation and observation. The woodcut illustrations of muscle men posed before a landscape background in this work, while crude and lacking in detail in comparison to those in Vesalius’s Fabrica, represent the model on which Vesalius based his series of larger and more scientifically portrayed muscle men…” (Norman catalogue, nota ai Commentaria).
"The Isagogae is an anatomic compendium intended to take the place of Mundinus' Compendium (edited by Berengario in 1521), and is superior to the latter". (Choulant-Frank).
"Egli (Berengario) indica per il primo l'appendice vermiforme, le cartilagini aritenoidee e i ventricoli del cervello, esamina e raffigura le valvole cardiache, sottopone ad uno studio accurato l'anatomia del cervello nel quale distingue i ventricoli … Merito essenziale di Berengario fu quello di esser stato il primo a corredare le sue opere di belle incisioni, alcune delle quali sono veramente ammirabili. Iacopo Berengario da Carpi fu professore a Bologna fra il 1502 ed il 1522. " (Castiglioni).
"Carpi is the first to describe the vermiform appendix, the first to see arytenoids as separate cartilages, the first to recognize the larger proportional size of the chest in the male and of the pelvis in the female, the first to give a clear account of the thymus gland. He knows something of the action of the cardiac valves". (Singer).
Putti, Berengario da Carpi, pp. 148-154. Choulant-Frank, pp. 136-142. Stillwell 599. Wellcome 783. Durling 534. Castiglioni, p. 364. Singer, Evolution of anatomy. Sander 906. Norman 189.