Ippogrifo

Ippogrifo, prima edizione dicembre 1989, pp. 112, formato 17 x 24.<BR>Copertina morbida con alette, di colore verde e scritte in nero e rosso. Volume stampato in 1000 esemplari.<BR>Leggere fioriture sul piatto anteriore, sulla costola e nel taglio concavo. Nel complesso condizioni molto buone.<BR>L'autore afferma che la frase scritta, rispetto al parlato, assume sempre un carattere definitivo, mortuario, posto che si rivolge, comunque, a una società che è sempre indifferente alle tensioni dello spirito. Muovendo da questa consapevolezza, la scrittura di Murolo nasce da una ferita della sensibilità, una ferita profonda che si traduce in temi squisitamente inattuali, come la verità e la morte, una ferita, infine, che è iato fra l'impossibilità di attingere la pienezza, di realizzare l'avventura, e la ricerca della verità che, anche se trovata e intravista, risulta poi impossibile vivere. La narrazione alterna rappresentazioni oggettive e soggettive, passando di continuo fra la prima e la terza persona, e sottolinea la frattura tra parola e lo spazio dell'uomo procedendo per flash, brevi illuminazioni, che lasciano al lettore il compito di colmare il silenzio tra un episodio e l'altro.