Questo sito usa cookie di analytics per raccogliere dati in forma aggregata e cookie di terze parti per migliorare l'esperienza utente.
Leggi l'Informativa Cookie Policy completa.

Libri antichi e moderni

Giorgio Agamben, Jean-Baptiste Brenet, Alain De Libera, Giuseppe Lucchesini

Intelletto d'amore

Quodlibet, 2020

11,88 € 12,50 €

Quodlibet

(Macerata, Italia)

Parla con il Libraio

Metodi di Pagamento

Dettagli

Anno di pubblicazione
2020
ISBN
9788822903860
Autore
Giorgio Agamben, Jean-Baptiste Brenet
Pagine
80
Collana
Saggi (24)
Editori
Quodlibet
Formato
217×141×8
Soggetto
Filosofia contemporanea, Filosofia moderna, Umanesimo, Filosofia occidentale: dal 1800 in poi
Prefatore
Alain De Libera
Traduttore
Giuseppe Lucchesini
Stato di conservazione
Nuovo
Lingue
Italiano
Legatura
Brossura
Condizioni
Nuovo

Descrizione

Ciascuno dei due testi che, attraverso un fitto intreccio di rimandi e implicazioni, disegnano la trama del libro, è una meditazione sul fantasma come luogo e soggetto dell'amore. E lo fanno mettendo a confronto in una prospettiva inedita due eccezionali personaggi: Guido Cavalcanti, il «primo amico» di Dante e maestro ineguagliato della fenomenologia amorosa, e Ibn Rushd, l'Averroè dei Latini, il filosofo arabo che ha più profondamente segnato il pensiero occidentale dal XIII al XV secolo. E se, per entrambi, la congiunzione con l'intelletto unico nomina la felicità suprema, è la funzione del fantasma che si rivela ogni volta decisiva. In che modo i pensieri ci appartengono, come può un'idea diventare «mia»? È il fantasma - rispondono il poeta e il filosofo che, mediante il desiderio, rende il pensiero proprio a un soggetto. Ma, per Cavalcanti, il fantasma deve perire perché la congiunzione amorosa abbia luogo e l'individuo sopravvive solo come un automa «fatto di rame o di pietra o di legno»; per il filosofo, invece, è la specie umana nel suo insieme il soggetto - anche politico - della felicità suprema. Prefazione di Alain de Libera.
Logo Maremagnum it